Il big della distribuzione inglese aveva aperto nella metropolitana di Seoul un supermercato virtuale: intere pareti rivestite da immagini di scaffali di un punto vendita, che i consumatori potevano inquadrare con il loro smartphone fotografando il codice dei prodotti per loro interessanti. Bastava un click e partiva l’ordine di spesa. Il tempo di fare il viaggio in metropolitana e la spesa arrivava a casa. La domanda che si facevano tutti, all’epoca, era: quando vedremo anche da noi una cosa simile? In questi giorni qualcuno ci sta andando molto vicino…
Virtual store made in Italy
Ricordate la case history di Tesco in Corea che fece tanto scalpore qualche anno fa?
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