L’obiettivo di Jeff Bezos sembra ancora una volta quello di trasformare una grana burocratica in un’opportunità di marketing piuttosto allettante. Se il progetto dei droni portapacchi stenta a decollare negli Stati Uniti, il gigante dell’e-commerce sta seriamente pensando di sperimentarlo in India, già a cominciare dal prossimo ottobre, con tanto di presentazione in pompa magna. Come riportato nelle scorse settimane da Foodweb, infatti, l’inizio dei test nei cieli degli States era legato a una specifica autorizzazione da parte della Federal Aviation Administration. Un provvedimento che tarda ad arrivare, anche perché la normativa vigente consente l’utilizzo dei droni solo per gli appassionati di aeromodellismo, impedendone quindi la finalità commerciale, nonostante le forti pressioni per ottenere quantomeno un permesso parziale. Discorso diverso invece in India, grazie a una legislazione ben più permissiva, anche perché manca una vera e propria regolamentazione a riguardo. Secondo una serie di indiscrezioni pubblicate dall’Economic Times, quotidiano indiano in lingua inglese, dunque, Amazon potrebbe iniziare le attività di prova di Prime Air nell’area di Mumbai e Bangalore, dove possiede dei magazzini che farebbero da base per i voli. La location indiana, del resto, sarebbe strategica anche per un altro motivo non certamente secondario. Non a caso in questo Paese il colosso di Seattle è alle prese con la forte concorrenza di Flipkart, società che recentemente ha raccolto un miliardo di dollari in finanziamenti per rilanciare il suo business. Una mossa a cui Bezos ha subito replicato annunciando ben due miliardi di investimenti. Un impegno economico considerevole, a cui il programma dei droni porterebbe un contributo pubblicitario e una visibilità determinante.
Amazon, i droni voleranno in India
Negli States il progetto Prime Air attende ancora le autorizzazioni governative. Così Bezos si prepara al lancio nel Paese asiatico
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