Chi dice Italia non dice ogm. Un’ indagine Ipr marketing divulgata dalla ‘Task force per una Italia libera da ogm’ conferma ancora una volta la contrarietà al biotech nei campi nazionali di quasi 8 italiani su 10 (76 %). Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della biodiversità e quindi del made in Italy.
Nell’Unione Europea, nonostante l’azione delle lobbies che producono ogm, sono solo cinque su ventotto i paesi che nel 2013 hanno coltivato ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati, di cui 136.962 in Spagna.
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