L’Isetan Mitsukoshi di Tokyo, considerato il miglior grande magazzino al mondo, distribuirà per la prima volta nove selezionate etichette di Franciacorta in uno spazio appositamente dedicato, abbinandole ad abiti ed accessori made in Italy.
Il 2013 ha fatto registrare un incremento significativo dell’export totale, arrivato a +14% sul 2012. In totale le bottiglie commercializzate superano di poco i 14 milioni di cui circa 1,3 milioni sono destinate all’estero. Se da un lato la voce export cresce a doppia cifra, dall’altro lato le esportazioni restano limitate ad alcune frazioni percentuali della produzione.
Il gap di volumi rispecchia quello di immagine, “dovuto alla difficoltà del consumatore estero a identificare il prodotto come tipologia“afferma Paolo Ziliani, direttore commerciale di Berlucchi, cantina pionera– “ i consumatori hanno in mente champagne, prosecco, cave spagnoli; noi stiamo cercando di fare in modo che il Franciacorta diventi un’opzione primaria rispetto a queste categorie”.
Nel 2013 l’andamento delle spedizioni dello champagne cresce in Giappone di 600 mila bottiglie e arriva a quota 9.674.446 totali. Le vendite di Cava si attestano intorno agli 8 milioni di bottiglie annue, in crescita del 4% annuo. Cambio di direzione, invece, per il prosecco doc, che ha fatto registrare una lieve contrazione dell’ordine dell’1% con un totale pari 2,1 milioni di bottiglie.
A Tokyo e dintorni è consumata quasi la metà (47%) del vino dell’intero Giappone, che si trova solo al dodicesimo posto nella graduatoria dei Paesi importatori per volume ma al quarto per valore. La percentuale di premium wines, sul totale, è la più alta al mondo. Il vino non è una bevanda quotidiana e il consumatore giapponese lega il consumo del vino a eventi. Il Giappone è un’area strategica dal punto di vista culturale dove costruire il consenso del sistema Franciacorta nella complessità del suo territorio e unicità di vino.