E’ stata senz’altro la parola più ripetuta da Doug McMillon durante l’ultimo vertice nel quartier generale di Bentoville. ʿFiduciaʾ, secondo il presidente e ceo di Walmart, assume infatti una serie di significati diversi ma complementari, tutti necessari per stringere un nuovo rapporto con la clientela, basato sulla trasparenza e sulla necessità di investire nell’etica. E, appunto, la fiducia nei confronti dell’insegna americana non può che partire dalla sostenibilità dell’offerta alimentare, attraverso una sorta di nuovo manifesto programmatico a cui seguiranno a breve una serie di obiettivi concreti. Insomma, cibo più sano, accessibile, conveniente e sicuro. Sono proprio questi, del resto, i quattro pilastri alla base dell’impegno strategico appena varato da Walmart, pronto a ridurre l’impatto ambientale e aiutare gli shopper a portare avanti una dieta più salutare e consapevole. Si parte quindi da un aumento significativo degli interventi per ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza energetica, permettendo nel contempo ai clienti di scegliere la loro spesa anche in relazione alla responsabilità sociale dei brand, pubblicizzandola all’interno degli store. A ciò si aggiungerà un ulteriore taglio di sodio e zucchero dai prodotti a marchio, insieme a un’iniziativa per coinvolgere quattro milioni di americani in un progetto di educazione alimentare, che comincerà dal prossimo anno. Sarà pronto entro poche settimane, inoltre, un sistema di etichettatura in grado di fornire maggiori informazioni sulle materie prime utilizzate, affiancato da una serie di icone sul pack per facilitare l’individuazione delle opzioni più sane.
Walmart, McMillon lancia l’operazione fiducia
Il numero uno del retailer americano ha presentato un nuovo piano per la sostenibilità dei prodotti alimentari
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