Gruppo Lactalis compie un passo in avanti verso la riduzione delle emissioni di CO2 nella produzione della ricotta e della mozzarella Vallellata ratificando un accordo volontario con il ministero dell’Ambiente per partecipare al “Programma Nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale”.
Questa sottoscrizione prevede in particolare la messa a punto di metodologie per il calcolo della carbon footprint dei due prodotti del brand Vallelata più venduti e di interventi per la riduzione e compensazione del loro impatto ambientale.
“Il rispetto per la natura e la salvaguardia dell’ambiente rappresentano una guida e una regola fondamentale nella realizzazione dei nostri prodotti – dichiara Jean Marc Bernier, amministratore delegato del Gruppo Lactalis Italia – e questo accordo con il ministero dell’Ambiente rappresenta un traguardo importante per noi e anche il coronamento di un impegno “verde” profuso da Gruppo Lactalis Italia in questi anni”.
Stando ai dati forniti dall’azienda, il piano ecologico negli ultimi sei anni ha permesso di migliorare le performance degli stabilimenti, di ridurre del 12% il consumo di energia elettrica, dell’11% il consumo di energia termica e di acqua e del 19% l’emissione di CO2.
L’obiettivo del progetto con il ministero in particolare è quello di calcolare l’impronta di carbonio dei due prodotti Vallelata di maggior successo per neutralizzarne in futuro le emissioni di CO2 in atmosfera, grazie anche al supporto di progetti di riforestazione boschiva nel nostro Paese.
La prima fase, svolta in collaborazione con il Centro Studi Qualità Ambiente dell’Università di Padova, comporta la raccolta dati relativa all’intero ciclo di vita dei due prodotti Vallelata, dalla materia prima fino ai consumatori finali, per arrivare così al calcolo della loro impronta ambientale, con una metodologia basata su procedure standardizzate e riconosciute a livello internazionale. In una fase successiva, saranno valutati i possibili ulteriori interventi di riduzione delle emissioni e, una volta quantificate quelle residue, saranno messe a punto le misure di compensazione.
“Tra le attività che il gruppo porterà avanti con la marca Vallelata nel prossimo anno ci sarà dunque il supporto a progetti di riforestazione boschiva in Italia finalizzati a produrre senza impattare sulla natura con emissione di CO2 – ribadisce Jean Marc Bernier -. La missione della marca Vallelata è infatti sempre stata di proporre formaggi freschi di grande qualità nel rispetto dell’ambiente e questo progetto con il ministero ci permette di intensificare ancora di più il nostro impegno in tal senso”.