Il negozio di Eataly Piacenza, inaugurato il 28 settembre scorso, rispecchia pienamente la filosofia della catena di patron Farinetti: riunire nello stesso luogo la possibilità di acquistare e mangiare cibo italiano di eccellenza. Il marketing del negozio mescola elementi tipici del mercato rionale e del supermercato di zona con un layout degno dei grandi department stores. La scelta è quella di mettere in luce il corner dei salumi, dando valore al patrimonio enogastromico del territorio: coppa, pancetta, e salame dop vengono proposti a prezzi allineati a quelli medi di un rivenditore di zona: rispettivamente 20.90 al kg, 15.90 al kg, 19.90 al kg. Ampio spazio della scaffalatura viene dedicato a quei prodotti che sono riconosciuti come eredità della tradizione culinaria del territorio e maggiormente amati: la soppressata a 19.90 al kg, le coppette a 6.80 al kg, la porchetta a 21.80 al kg, la luganega a 18.80 al kg. Prezzatura più elevata per il culatello dop a 89.90 al kg e per il lardo a 31.80 al kg.
C’è anche la pasta a fare da protagonista sugli scaffali del punto vendita emiliano. Ecco i nomi dei brand scelti come eccellenze della manifattura italiana: Afeltra (pasta di Gragnano) Michelis (pasta fresca), Fontana (pasta fresca). Il range di prezzo varia dai 2.90 ai 4.30 euro a confezione, quindi mediamente alto.
L’unica marca distribuita nella gdo e ‘accolta’ anche da Eataly è Patamore presente sugli scaffali con la confezione di gnocchi freschi proposta al prezzo di 3,10 euro.
Il negozio segue un approccio slow food dove parole come sostenibilità, responsabilità e condivisione sono considerate regole di business. Gli scaffali presentano i prodotti unitamente alla loro descrizione incentrata sulla rintracciabilità di origine e sulla provenienza inserite in una cartina geografica dei Presidi ben in vista sopra ogni isola gastronomica.
Al ristorante, che si trova al primo piano, i clienti possono assaggiare direttamente i prodotti cucinati dallo chef a prezzi abbordabili ma non certo low cost. Una pizza si paga 5.80 euro, un primo di terra 9.50 e un filetto con le verdure 14.50 euro.
E dopo Piacenza? Verona, Trieste, Forlì, ma soprattutto i paesi esteri. Le prossime aperture del retailer sono previste infatti quasi tutte oltreconfine: da San Paolo del Brasile a Mosca, passando per Seul (in franchising con la Hundai) fino all’ambizioso New York2 al World Trade Center con una sede di 35mila mq. L’obiettivo dichiarato in più occasioni dallo stesso Oscar Farinetti è quello di incrementare fortemente le vendite all’estero, che dovranno passare dal 40 al 70% del fatturato. Nel frattempo Eataly si appresta a chiudere il 2014 con un giro d’affari di circa 400 milioni di euro.