Poche sorprese molte conferme. Il terzo trimestre di Campari si è archiviato in linea con le aspettative. Nei primi nove mesi, infatti, le vendite nette del Gruppo hanno toccato i 1,060.5 milioni di euro, segnando una crescita del +0,8%, attribuibile a una variazione organica positiva pari al +3,1% (+1,7% nel terzo trimestre), un effetto cambi pari al -5,1% (-2,4% nel terzo trimestre), dovuto alla svalutazione della maggior parte delle valute funzionali delle società del Gruppo, e un effetto perimetro pari al +2,8% (+6,5% nel terzo trimestre), attribuibile all’effetto netto di acquisizioni e accordi distributivi. Il margine lordo è stato € 565,3 milioni, in calo del -0,3% (+2,3% variazione organica) e pari al 53,3% delle vendite. Le spese per pubblicità e promozioni sono state € 173,5 milioni, in calo del -0,6% e pari al 16,4% delle vendite.
L’EBITDA, pari al 17,9% delle vendite, è sceso a 189,4 milioni, in contrazione del -15,6 per cento, l’EBIT si è attestato a 160,3 milioni, in diminuzione di -17,3% e pari al 15,1% delle vendite e l’utile prima delle imposte pari a 116,9 milioni è in flessione del -21,8%, principalmente per effetto dei proventi e oneri non ricorrenti negativi.
Al 30 settembre 2014 l’indebitamento finanziario netto è pari a 1.035,0 milioni (852,8 milioni al 31 dicembre 2013), dopo un investimento complessivo nelle acquisizioni di Forty Creek Distillery Ltd. e Gruppo Averna, perfezionate a giugno 2014, di complessivi 237,3 milioni di euro e il pagamento del dividendo, pari a 46,1 milioni di euro.
Le vendite sul mercato italiano (27,2% del totale nei primi nove mesi 2014) hanno registrato una crescita del +7,8%,attribuibile a una crescita organica del +4,2% e a una variazione di perimetro pari al +3,7%, principalmente dovuta all’acquisizione del Gruppo Averna. La crescita organica è stata determinata principalmente dal business degli aperitivi, in particolare i monodose Crodino e Campari Soda, che registrano una crescita a doppia cifra, rispettivamente pari al +21,7% e +10,4%. Il terzo trimestre ha registrato una variazione organica negativa (-5.1%), per effetto di una base di confronto sfavorevole rispetto all’anno precedente (+24,5%) e delle condizioni atmosferiche particolarmente avverse durante il periodo estivo.
Le vendite nel resto d’Europa (22,7% del totale nei primi nove mesi 2014), hanno registrato una crescita complessiva del +3,0%,determinata da una crescita organica del +0,8%, una variazione di perimetro del +4,5%, attribuibile all’accordo distributivo con William Grant&Sons in Germania e all’acquisizione di Fratelli Averna S.p.A., e un effetto cambi del -2,2%. Le vendite in Germania (10,4% del totale) hanno registrato una variazione organica negativa pari al -5,2%, per effetto della debole performance di Campari e Aperol, noncompletamente compensate dallo sviluppo positivo di SKYY. Le vendite in Russia (2,8% del totale) hanno registrato complessivamente una performance stabile e un terzo trimestre debole, caratterizzato da un contesto difficile e volatile, anche a causa di una base di confronto sfavorevole dell’anno precedente (+34.1%). La performance positiva registrata dal portafoglio spumanti (Cinzano, Mondoro e Riccadonna) è stata penalizzata dalla continua debolezza della categoria vermouth. Gli altri paesi europei (9,6% del totale) continuano a registrare una forte crescita organica, evidenziando una performance organica positiva pari al +8,3%, grazie ai mercati dell’Europa centrale (in particolare Belgio, Austria, Francia e Svizzera), trainati da Aperol, e dell’Est Europa.
“I principali indicatori di performance nei primi nove mesi del 2014 sono stati in linea con le aspettative – ha dichiarato il ceo Bob Kunze-Concewitz – . Nel terzo trimestre, nonostante le condizioni atmosferiche particolarmente avverse in Europa e la base di confronto molto sfavorevole in Italia, la crescita organica delle vendite è stata positiva e guidata, in particolare, dall’atteso recupero negli Stati Uniti. Con riferimento al quarto trimestre dell’anno, pur in un contesto di persistente volatilità in alcuni dei mercati in cui opera il Gruppo e in generale di uno scenario macroeconomico non favorevole, ci aspettiamo che il buon andamento delle principali combinazioni prodotto-mercato possa proseguire, generando una performance del Gruppo superiore rispetto ai trend di consumo nei principali mercati. In particolare, ci aspettiamo che il business degli aperitivi continui a registrare un trend positivo in tutti i mercati, a beneficio della performance nel quarto trimestre. D’altro canto, il pieno recupero della diluizione del margine lordo registrata nei primi nove mesi a livello organico dipenderà dall’evoluzione del mix delle vendite. In particolare, l’effetto positivo del buon andamento degli aperitivi in tutti i mercati potrebbe essere mitigato da una crescita relativa più che proporzionale dei mercati a minore marginalità (Sudamerica e Russia) nonché dalla competizione di prezzo in atto in Australia e Germania. Inoltre, ci aspettiamo che l’avvio delle recenti iniziative di rafforzamento delle organizzazioni commerciali in Regno Unito e Canada, nonché l’avvio della distribuzione diretta in Spagna all’inizio dell’anno possano determinare un aumento temporaneo nella crescita organica dei costi di struttura nella restante parte dell’anno.Guardando al futuro, si ritiene che la positiva evoluzione del business possa proseguire, beneficiando peraltro di un contesto più favorevole per quanto riguarda i costi delle materie prime, del venir meno degli effetti della temporanea sovrapposizione di costi di produzione che hanno negativamente impattato il 2014, dei ritorni attesi rispetto ai progetti di ristrutturazione annunciati e finalizzati ad aumentare il focus sui principali brand di proprietà, e, in ultimo, dei nuovi investimenti nel rafforzamento delle capacità distributive del Gruppo”.