Oltre il 70% delle donne europee tra i 25 e i 49 anni utilizza internet per ottenere informazioni circa l’alimentazione. Tra le donne italiane, un altro 13% si rivolge a un nutrizionista per avere maggiori dettagli da parte di un professionista. Il web è comunque ritenuto una fonte affidabile, oltre che accessibile e a costo zero, dalle donne del Bel Paese.
È quanto emerge da un sondaggio paneuropeo che ha coinvolto 10mila utenti (target per lo più urbano, 25-49 anni) delle versioni francese, inglese, italiana, spagnola e tedesca dei siti del gruppo Aufeminin, editore di siti internet per il target femminile (44 milioni di visitatrici, fatturato 2010: 28,8 milioni di euro), controllato per l’82,4% da Axel Springer Group.
L’indagine ha voluto analizzare il rapporto delle donne con il cibo al di là delle classiche attenzioni alle calorie per non ingrassare o per mantenersi in forma. Dalla survey emerge il profilo di una donna consapevole, che vuole informarsi con cura sulle caratteristiche e sulla provenienza dei cibi e interessata ai nuovi trend del bio e ai gruppi di acquisto solidale, sia pure con qualche tentennamento.
Su un aspetto, in particolare, concordano le donne di tutti e cinque i Paesi intervistati: oggi si mangia peggio rispetto al passato. Molteplici cause inducono le persone a pranzi veloci e cene tardive: spesso a discapito della qualità del cibo e anche del contesto. Ne sono fermamente convinte le spagnole (76%) e le francesi (70%), seguite da oltre il 50% per le italiane, tedesche e inglesi.
Di qui l’attenzione sempre maggiore verso la provenienza e la composizione degli alimenti. Circa l’80% delle intervistate ammette, infatti, di controllare l’origine dei cibi che mangia.
Le donne italiane sembrano poi particolarmente sensibili (oltre l’80%) verso la composizione degli alimenti. Solo il 13%, infatti, afferma di non esserne influenzata.
Nonostante, l’origine dei prodotti alimentari abbia acquisito sempre maggiore importanza nella dieta delle italiane, solo il 19% di queste dice di aver provato i gruppi d’acquisto solidale e gli acquisti a km zero, mentre addirittura il 41% delle italiane dichiara non conoscerli affatto.
Un altro dato che emerge dal sondaggio riguarda la tendenza ad acquistare e mangiare alimenti biologici. Le spagnole (26%) e le tedesche (21%) si dimostrano le più inclini a farne uso, dichiarando di mangiare praticamente solo cibi e prodotti bio (solo il 6% delle italiane ha, invece, la stessa abitudine). Il 62% delle italiane afferma di mangiare solo alcuni alimenti biologici, come le verdure, e confessa comunque una certa diffidenza nei loro confronti. Il 53% è convinto, infatti, che il solo fatto che un prodotto sia biologico non voglia dire che sia automaticamente salutare. Un altro 61% si dichiara comunque a favore degli alimenti biologici, ma ne denuncia il livello ancora troppo alto dei prezzi. Anche il tema della relazione tra salute e alimentazione si è rivelato interessante. Oltre il 90% delle europee (98% delle italiane), infatti, si è detta convinta dello stretto legame fra cibo e salute e pensa che l’alimentazione possa effettivamente avere un ruolo nella prevenzione dei tumori (91% delle italiane).
Dall’indagine emerge che per il 77% delle italiane avere un’alimentazione equilibrata sia una priorità nella vita quotidiana e che per un altro 51% mangiare sia un vero proprio piacere. Inoltre, il 24% delle intervistate dichiara di controllare continuamente la calorie contenute nei cibi e il 42% riconosce che la preoccupazione principale quando mangia è quella di non ingrassare (solo il 13%, invece, pensa a saziarsi). Il 56%, però, afferma di non avere mai consultato un dietologo o un nutrizionista.
Rilevante, infine, un ultimo dato: il 76% delle donne italiane confessa che vorrebbe avere più tempo da dedicare in cucina e per mangiare a casa perché le aiuterebbe a mangiare in modo sempre corretto ed equilibrato.
Gli stili alimentari delle donne europee
© Riproduzione riservata