Non solo moda e auto di lusso. Tra i gioielli del made in Italy nel mirino degli investitori del Qatar da oggi c’è anche il food italiano. IQ Made in Italy, l’investment company del Fondo Strategico Italiano e della Quatar Investment Authority, entrano nel capitale di Inalca (società detenuta, a oggi, al 100% da Cremonini) a fronte di un investimento di 165 milioni di euro, che avverrà attraverso un aumento di capitale per 115 milioni e, per la parte residua di 50 milioni, attraverso l’acquisto di azioni. Ultimata l’operazione Cremonini deterrà il 71,6% di Inalca e IQ Made in Italy il restante 28,4%.
Dopo il divorzio dal socio brasiliano Jbs nel 2010, il leader italiano delle carni bovine (che nel 2013 ha riportato ricavi per 1.559 milioni di euro, un EBITDA di 124,9 milioni e un risultato netto di 20,6 milioni) ha trovato un nuovo investitore finanziario che gli consentirà di crescere sui mercati internazionali, in particolare nell’area euro-asiatica e in Africa e per fare acquisizioni.
“I proventi dell’aumento di capitale – si legge nella nota diffusa dall’azienda – verranno utilizzati principalmente per la crescita organica e per le acquisizioni. Inalca, grazie al supporto di IQ Made in Italy, si posizionerà come catalizzatore per lo sviluppo della distribuzione di prodotti agroalimentari italiani all’estero, con l’obiettivo di promuovere in modo significativo il made in Italy alimentare”. In futuro, oltre alla famiglia Cremonini (azionista di maggioranza), FSI, Qatar Investment Authority e Kuwait Investment Authority (tramite FSI Investimenti), l’azionariato di Inalca potrebbe essere allargato ad altri investitori internazionali in posizione di minoranza, sempre allo scopo di rafforzare l’espansione della società all’estero”.
Nel frattempo cambia anche la governance: entreranno a far parte del board anche un rappresentante del Quatar e Guido Rivolta, direttore dell’area investimenti di FSI.
“Quello in Inalca – commenta Maurizio Tamagnini, amministratore delegato di FSI – è il primo investimento della joint venture fra FSI e Qatar Holding. Il settore alimentare italiano esprime numerose eccellenze che possono crescere con l’intervento di capitale di rischio di lungo periodo. Questo investimento è inoltre a supporto della distribuzione alimentare estera del made in Italy, le cui potenzialità sono enormi”.
“Fondo Strategico Italiano e Qatar Investment Authority – ha dichiarato Vincenzo Cremonini, amministratore delegato di Cremonini – sono investitori altamente qualificati e di lungo periodo: questo ci ha permesso di valutare positivamente il loro ingresso nel capitale di Inalca e di condividere con loro la visione strategica e lo sviluppo della nostra azienda nel settore dell’agroalimentare italiano e internazionale. La struttura dell’operazione attraverso un aumento di capitale ci consente di accelerare i nostri piani di investimenti e acquisizioni in Italia e all’estero”.