UK, vendite in calo dopo vent’anni

Il segno meno mancava da oltre vent’anni. L’ultima trimestrale sull’andamento del mercato alimentare britannico, conferma tutti i timori sulla delicata fase congiunturale. Secondo gli analisti di Kantar Worldpanel nelle dodici settimane al nove novembre si è registrata una flessione delle vendite a valore pari allo 0,2%. Un risultato sul quale ha inciso anche il calo dell’inflazione di 0,4 punti, ma che evidenza soprattutto una preoccupante contrazione della domanda. A farne le spese, del resto, sono soprattutto i big retailer, con la sola eccezione di Asda che limita il passivo allo 0,2%, conservando una quota complessiva del 17,2%. Decisamente peggiore è la performance del leader Tesco, in discesa di 3,7 punti, con un market share al 28,7%. Tempi duri anche per Sainsbury’s, che cede 2,5 punti, ma riesce comunque a migliorare di un punto rispetto al precedente rilevamento. Accentua le perdite invece Morrisons, in attesa che le recenti campagne promozionali sortiscano gli effetti attesi. Di tutt’altro tenore, come ormai accade da tempo, sono i trend dei discount. Aldi e Lidl avanzano rispettivamente del 25,5% e del 16,8%, continuando a erodere significative quote di mercato alla concorrenza. La loro ascesa, tuttavia, pur mantenendosi su livelli eccezionali, comincia a perdere almeno in parte lo smalto dei primi mesi dell’anno. Aldi, in particolare, lo scorso giugno cresceva del 35%, contro il 20% di Lidl. “Con questa situazione – ha commentato Fraser McKevitt, head of retail and consumer di  Kantar Worldpanel -, adesso sarà interessante capire come le insegne si muoveranno in vista dal periodo natalizio. La corsa al ribasso dei prezzi continuerà a coinvolgere soprattutto il paniere dei prodotti di uso quotidiano. Rispetto alla scorso anno, latte, pane e verdure costano già mediamente lo 0,4% in meno”.

Fonte: Kantar Worldpanel