Chissà che non sia stato proprio Sir Terry Leahy a convincere il management di Asda a siglare l’intesa con Eagle Eye. Di sicuro, la presenza carismatica dell’ex numero uno di Tesco tra i finanziatori della società specializzata in coupon digitali avrà avuto un certo peso sulla trattativa. Più di tutto, comunque, ha inciso la volontà del retailer inglese di salutare definitivamente le campagne di vouchering su carta, passando così all’e-couponing. Una mossa che risponde anzitutto alle richieste degli shopper, sempre più attratti dalla formula online, come conferma tra l’altro una recente ricerca dell’agenzia americana Forrester Consulting a livello globale. Inoltre può consentire una serie di vantaggi economici, aiutando anche a impedire le frodi. Ma il vero plus riguarda la possibilità per i fornitori di raccogliere in tempo reale tutti i dati relativi all’andamento delle iniziative promozionali, profilando i consumatori all’interno di un database building. Tutto ciò permette, per esempio, di impostare alert mirati nelle varie fasi della campagna, nonché di spingere i clienti al download iniziale del buono, oppure all’effettivo utilizzo prima della scadenza. La vera rivoluzione riguarda però le offerte, con l’opportunità di personalizzarle alle reali aspettative della clientela, con un approccio molto più tailor made. Oltre all’accordo biennale con Eagle Eye, che si occuperà della digitalizzazione in tutti i punti vendita della catena e della piattaforma web dedicata, Asda ha siglato una partnership anche con Toshiba Global Commerce Solutions, per implementare i sistemi Pos.
Asda passa ai coupon digitali
L’insegna britannica sigla un contratto con due tech company e si prepara mandare in pensione i buoni sconto cartacei
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