Prezzi bassi e freschezza delle merci hanno premiato i mercati rionali negli ultimi anni. Questo vale soprattutto per frutta e verdura, le regine dei banchi che affollano vie e piazze italiane. Ma la verità talvolta sta da un’altra parte rispetto alle credenze più o meno indotte, come ha evidenziato la trasmissione Le Iene nell’ultima puntata andata in onda ieri sera, dove si fa la gara a quel che mangiamo. E la frutta dei mercati ne esce con le ossa rotte, piena di pesticidi e ormoni dannosi per la salute. Una stoccata dolorosa ai produttori, ma anche i consumatori non sono esenti da colpe. Il servizio evidenzia, infatti, che la smania di trovare tutta la frutta in ogni stagione è alla base di questo uso smodato di prodotti chimici che non ci aspetteremmo di trovare almeno in Italia, forse anche perché arriva da luoghi con una minore attenzione alla sicurezza alimentare. In questo caso è la grande distribuzione che esce vincente dall’annosa disputa, perché è proprio tra gli scaffali del supermercato che si trova la frutta migliore, con una presenza di pesticidi pressoché nulla.
Secondo l’Efsa la situazione non è così preoccupante, perché nel 97% dei campioni analizzati dall’ente a livello europeo i pesticidi sono sotto le soglie di tolleranza, ma è chiaro che le soglie sono decise a livello amministrativo e soggette a revisioni che talvolta sfuggono a logiche ferree di sicurezza alimentare. I campioni di merci extracomunitarie sono comunque risultati oltre le soglie quattro volte quelli della Ue.
Cosa ne pensa la grande distribuzione? “Coop – dice a Foodweb Maurizio Zucchi, direttore qualità Coop Italia – da sempre privilegia i prodotti ortofrutticoli italiani, che rappresentano il 90% del nostre vendite. Per i prodotti che importiamo (banane, ananas o prodotti controstagione) il tema delle garanzie e dei controlli è da sempre una priorità. I prodotti d’importazione che Coop vende provengono da pochi fornitori specializzati, sottoposti alle nostre verifiche e validazioni, con piani di controllo sui prodotti che vanno a sommarsi ai controlli effettuati annualmente da Coop”.