La catena americana Whole Foods si prepara a intraprendere una piccola grande rivoluzione: la nascita di una nuova insegna pensata per i cosiddetti millenials, la generazione nata dagli anni 80 ai 2000, gli attuali 20-30enni. Il nome della nuova catena non è stato ancora scelto, ma la società risulterebbe aver depositato la documentazione per una serie di marchi quali 365, Dailyshop, Clever Egg, Small Batch, Swiftgoods and Greenlife, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Bloomberg. 365 Everyday Value è già un marchio private label della società texana.
La nuova insegna, che dovrebbe partire dal 2016, è stata annunciata dal coamministratore delegato Walter Robb durante la presentazione dei risultati del secondo trimestre fiscale, che ha definito il progetto come “il lancio di un nuovo concept store differente da qualsiasi altra cosa già esistente sul mercato. Un format che offrirà i nostri standard qualitativi a prezzi competitivi, il tutto in un ambiente con un design moderno, veloce e tecnologicamente innovativo. L’offerta sarà conveniente, trasparente e orientata a creare valore per il consumatore target”, ovvero il millenial, come si è detto.
La nuova insegna, per la quale le aspettative di crescita sono pari almeno a quelle del marchio Whole Foods Market, sarà gestita da un team ad hoc, e in questo momento la società è i fase di trattative per la scelta delle location dove aprire i primi punti di vendita. Le superfici medie saranno comunque inferiori a quelle degli attuale markets. Ulteriori novità dovrebbero arrivare entro settembre di quest’anno.
Sempre secondo Bloomberg la decisione di procedere a questa nuova sfida di mercato sarebbe dovuta alla perdita di una parte dei consumatori, attirati dall’offerta “organic” di retail quali Walmart e Kroger, che hanno incrementato i loro prodotti di questa categoria. Non è chiaro quanto la nuova catena possa essere realmente complementare alla insegna principale, ma la grande sfida è quella di non cannibalizzare i consumatori.
Nel secondo trimestre dell’anno le vendite sono cresciute del 10% a 3,6 miliardi di dollari (3,25 miliardi di euro ). A perimetro costante la crescita è stata del 2,8% (sarebbe stata del 3,6% a cambi fissi).