Sarà pronta per la metà del 2011 la nuova sala di cottura di Birra Forst, la quinta negli oltre 150 anni di vita dell’azienda di Lagundo (Bz) guidata da Margherita Fuchs von Mannstein. ll nuovo impianto è destinato a portare un duplice vantaggio economico a Forst: una volta a regime, permetterà di portare l’output dagli attuali 700mila a 900mila hl l’anno, riuscendo nel contempo a ridurre fino al 50% dei costi energetici, che si tradurranno in una riduzione del 30% per tutto lo stabilimento.
Birra Forst ha chiuso l’esercizio 2009 con 80 milioni di euro di fatturato (grazie anche al trend del brand biellese Menabrea), mentre per il 2010 si prevede un leggero aumento dei ricavi con volumi stabili. E le sfide future della società “In prospettiva vorremmo incrementare le vendite nell’horeca – risponde Maximilian Ghetta, responsabile comunicazione di Birra Forst – che già assorbe il 75% dei volumi rispetto al 25% distribuito in gdo. Nel fuoricasa Forst punta sul fusto anche per una maggiore tutela dell’ambiente. Stiamo perciò investendo in comunicazione cercando di posizionarci come l’eccellenza in un segmento di offerta in cui attualmente in Italia siamo secondi dopo Heineken, ma dove miriamo a diventare leader”. Proprio sul fronte comunicazione, nel 2010 si è visto un cambio di rotta. “In passato – spiega Ghetta – abbiamo diviso sempre l’investimento equamente tra pubblicità classica e below the line. Quest’anno abbiamo portato la quota dell’advertising al 70% contro il 30% nel btl. Per supportare l’horeca abbiamo organizzato corsi di spillatura per i nostri rivenditori, la loro forza vendita e i clienti che lavorano con Forst”. L’anno prossimo potrebbe anche vedere una novità: una birra analcolica, ma “è un discorso che riprenderemo approfonditamente con la messa in funzione della nuova sala di cottura” sottolinea Ghetta.