L’ingresso dei big player nel segmento della convenienza le ha inevitabilmente indebolite e relegate ai margini. Eppure le piccole catene regionali indipendenti sembrano essere improvvisamente tornate di moda, mostrando quindi una tendenza all’incremento del giro d’affari, soprattutto per quanto riguarda i player maggiori a livello nazionale. Considerando la classifica annuale dei top 50 indipendenti appena pubblicata dal magazine The Grocer, infatti, si nota anzitutto che il fatturato complessivo ha superato per la prima volta il traguardo dei 10 miliardi di sterline, con un progresso dell’11% rispetto allo scorso anno. In netta crescita anche il numero dei punti vendita e del personale impegnato, aumentati rispettivamente di tre e cinque punti percentuali. Oltre i trend positivi registrati dai discount, i veri protagonisti di questa performance al rialzo sono sicuramente i negozi situati presso le stazioni di servizio, Nel ranking, del resto, ne compaiono ben 14, contro i 10 della precedente rilevazione, e raggiungono insieme un business di 2,9 miliardi di sterline, in espansione cioè di quasi venti punti. Questa tipologia di canale vede inoltre ampliarsi del 6% la rete degli store, grazie anche alle possibilità di trovare siti idonei a prezzi più vantaggiosi, data la maggiore presenza nel mercato immobiliare di strutture appartenenti ad aziende in difficoltà o rivenditori che intendono chiudere. Al primo posto della classifica c’è proprio un petrol retailer, che vanta una rete di 388 negozi, con un fatturato poco superiore a 1,5 miliardi di sterline. Si tratta di Mrh Gb di Essex e nell’ultimo anno ha visto una crescita delle vendite vicina al 20%, con profitti quasi raddoppiati, a dimostrazione che puntare su risparmio e servizio consente di essere sempre competitivi, al di là del nome.
Uk, gli store indipendenti tornano di moda
Mentre la gdo è alle prese con il calo dei consumi e la guerra dei prezzi, si fa largo una nuova generazione di punti vendita. Su tutti i petrol retailer
© Riproduzione riservata