Si è chiuso a doppia cifra il 2010 di Crai. Il gruppo distributivo ha archiviato l’esercizio con un incremento del fatturato grandi marche del 35% sul 2009, consolidando un fatturato alle casse di 4,250 miliardi di euro. La capacità di aggregare nuove realtà ha fatto la differenza: a fine 2009 c’è stato l’ingresso del Consorzio Progetto 2000, che affiancandosi agli altri soci Promotre e Pilato ha reso Crai il secondo gruppo italiano del mercato specialistico drug con una quota del 19,6 per cento. A parità di poli distributivi, comprendendo quindi le nuove aperture, l’incremento è stato comunque dell’8 per cento. La rete conta 2.700 punti vendita ed è costituita per il 75% da supermercati, superette e negozi tradizionali e per il 25% da negozi specialistici (profumeria, igiene casa e persona). Dal 1994 l’insegna opera a Malta con 100 unità e dal 2006 in Svizzera, con 150 punti vendita nel Canton Ticino e nei Grigioni Italiani.
Ambiziosi gli obiettivi per il 2011: Crai prevede una crescita dell’8%, per un fatturato stimato alle casse di 4,600 miliardi di euro. L’alleanza con Sma, operativa dal 2008, è stata prolungata sino al 2020, continuando a interessare l’intero sistema degli acquisti, con sinergie commerciali, logistiche e organizzative, come pure la possibilità per i poli distributivi Crai di sviluppare le insegne del gruppo Sma sul loro specifico territorio, attraverso un contratto di master franchising. Esempio sono l’utilizzo da parte di Crai Tirreno di una piattaforma di Sma a Fiumicino e lo sviluppo delle insegne Sma in Sardegna e Calabria, territori fortemente presidiati da Crai.
Nella strategia del gruppo un peso fondamentale ha il marchio insegna, sostenuto attraverso attività e investimenti, a partire dalla campagna pubblicitaria con il nuovo spot andato in onda anche nel 2011. I prodotti a marchio sono 1.438, fra cui spiccano la linea premium Piaceri Italiani, selezione delle specialità note e meno note dell’enogastronomia italiana, e il brand, nato nel 2005, a filiera garantita, 100% italiana, con le linee dell’ortofrutta, delle carni avicole e delle carni rosse.
La pl ha raggiunto nel 2010 una quota del 15,5% e rappresenta la marca più venduta in oltre il 50% delle categorie. Sempre lo scorso anno è partito il progetto nutrizionale, con la revisione completa dell’etichettatura dei prodotti alimentari e la nuova linea salutistica, mentre il 2011 vedrà, oltre al pieno sviluppo di questo programma, la nascita di un’altra iniziativa per la salvaguardia della salute del consumatore, ma su cui Crai preferisce per il momento mantenere il riserbo. Nuovo è anche il system grafico delle confezioni, che punta a ottenere una migliore visibilità a scaffale, grazie a una modalità di realizzazione trasversale a tutte le categorie e quindi riconducibile immediatamente all’insegna. Caratterizzato dalla forma grafica di una goccia, a racchiudere il nome di ogni prodotto, il system interesserà quest’anno almeno 200 referenze a marchio privato, per poi raggiungere il 70% nel giro di un triennio.
Crai chiude il 2010 a +35%
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