Dal 2003, anno di acquisizione di Harrys, Barilla ha investito nel marchio francese circa 170 milioni di euro. Fondi ben spesi, visto che secondo lo studio Brand Footprint Kantar 2015 risulta la sesta marca più apprezzata dai cugini d’oltralpe ed è leader di mercato nella panetteria preconfezionata. Ma, nella patria della baguette, il successo passa anche per la capacità di innovare i processi produttivi, ottimizzando la qualità nutrizionale e, nel contempo, riducendo l’impatto ambientale delle attività. L’ultima mossa del colosso italiano, del resto, è stata l’estensione e l’ammodernamento dell’impianto di Chateauroux, nel dipartimento dell’Indre, con un esborso complessivo vicino ai 30 milioni di euro. I lavori, in particolare, hanno riguardato l’ampiamento di circa 12 mila metri quadrati dell’attuale fabbrica della Malterie, realizzando così un nuovo polo con otto linee produttive. Lo stabilimento, che adesso vanta il primato di più grande sito industriale di prodotti da forno della Francia, consentirà di abbattere del 15% le emissioni nocive e il consumo d’acqua. Oltre a questo intervento, Barilla ha in programma di costruire una nuova linea produttiva di pane 100% mollica a Lione, nonché potenziare le attrezzature degli impianti di Valenciennes e Gauchy. “Questi investimenti – ha commentato Miloud Benaouda, direttore generale di Barilla Francia -, si inseriscono pienamente nella strategia di crescita del gruppo. Ci permettono, inoltre, di sviluppare migliori strumenti industriali, assicurando la continuità sul piano occupazionale nei nostri stabilimenti”.
Barilla, così si vince nella patria delle boulangerie
La multinazionale italiana continua gli investimenti in Francia e inaugura il più grande sito industriale di prodotti da forno del Paese
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