Amazon e gli altri giganti dell’ecommerce non elimineranno i negozi fisici. E uno scenario di netta contrapposizione tra i due canali sembra ormai decisamente improbabile. Nell’era dell’omnichannel, Julien Saumande, presidente dell’agenzia di marketing Phoceis, espone le sue ricette per aiutare le insegne nella nuova sfida del rapporto con i clienti digitali. Niente più iniziative rivolte all’intera platea degli shopper, né campagne promozionali organizzate dalla sede centrale. Il futuro secondo Saumande passa per la personalizzazione e la contestualizzazione dell’offerta, soddisfando esigenze specifiche e proponendo messaggi capaci di suscitare reale interesse. La chiave per una comunicazione efficace, quindi, è anzitutto la conoscenza profonda del cliente e delle sue preferenze. In tal senso, il beacon è considerato uno strumento fondamentale, in grado anche di misurare l’efficacia di una strategia drive to store. Ma, almeno al momento, la sua utilità non si rivolge certamente al marketing di massa. Può raggiungere, infatti solo una minima parte degli utenti delle applicazioni mobili, dato che per funzionare richiede, oltre al download dell’app, anche di attivare la geolocalizzazione, il bluetooth e le notifiche. Saumande, intanto, scommette che la prossima frontiera del beacon sarà l’utilizzo attraverso Facebook. Tuttavia, non nasconde che i retailer rischieranno di trovarsi davanti a un altro problema piuttosto complesso. Si tratta del rischio di perdere il contatto diretto con il consumatore, a favore proprio dei social network, che a loro volta potranno trovarsi nella condizione di entrare direttamente nei loro negozi.
Amazon & co. non elimineranno i negozi fisici
Julien Saumande, presidente dell’agenzia di consulenza Phoceis, indica le strategie che dovranno seguire le insegne per vincere con gli shopper 2.0
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