All’interno dell’ecommerce, il grocery è stata l’ultima categoria in ordine di tempo a svilupparsi. I timori per la sicurezza e la freschezza dei prodotti, ne hanno però solo ritardato il trend di espansione, che ora assume i tratti di un vero e proprio boom. Durante l’ultimo biennio, per esempio, in Cina le vendite di latte liquido sono pressoché raddoppiate, mentre l’anno scorso quasi il 20% dei volumi di cioccolato sono stati acquistati online. Molti analisti, d’altro canto, ritengono che i recenti scandali alimentari avvenuti nel Paese e il conseguente clima di diffidenza verso parte dell’industria nazionale, avranno come effetto quello di spingere i rivenditori a inserire nei loro portali digitali un numero sempre maggiore di referenze provenienti dall’estero. A tal proposito, Accenture e AliResearch, società di ricerca di Alibaba, stimano che il mercato online delle importazioni varrà nel 2020 ben 245 miliardi di dollari, con almeno 200 milioni di cinesi pronti ad acquistare prodotti stranieri. JD.com, non a caso, ha da poco annunciato il lancio di una gamma dedicata al food australiano, comprendente latte, carne, frutta e vino. La mossa segue un accordo strategico con alcune aziende francesi, per la commercializzazione di eccellenze agroalimentari, oltre ad altre partnership analoghe con giapponesi e sudcoreani. Un’opportunità concreta anche per il made in Italy, che tuttavia al momento resta ancora piuttosto defilato, anche rispetto a Germania e Regno Unito.
Ecommerce è boom nel food sul mercato cinese
I timori sulla sicurezza alimentare hanno frenato a lungo le vendite online di generi alimentari. Ma ora c’è una netta inversione di tendenza e anche il made in Italy può approfittarne
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