È generalmente un target poco considerato da industria e retailer. Eppure presenta tutte le caratteristiche per essere definito interessante. Oltre che altospendente e facile da intercettare con un’opportuna strategia multicanale e tanta tecnologia digitale. Si tratta dei nuovi padri, quelli della generazione dei millennials, con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni. Una ricerca di Initiative, condotta in 19 Paesi, ne ha tracciato il profilo di consumatori attenti, sensibili e tendenzialmente ottimisti, con una nuova concezione del loro ruolo nella famiglia.
Ecco una selezione dei risultati emersi sui millennial dads:
- Il 45% ritiene che le marche giochino un ruolo importante nella sua vita, tanto che il 65% è portato a consigliarle agli altri. Un dato superiore di quasi il 10% rispetto a quello registrato dai coetanei senza figli, che dimostra quindi una maggiore fiducia nei brand.
- Sono iperconnessi più di qualunque altro gruppo. Il 62% possiede tre o più dispositivi e l’82% ha uno smartphone, che usa per la maggior parte delle ricerche sui prodotti.
- Il 52% si sente più fedele verso le marche che dimostrano concretamente la loro responsabilità sociale, mostrando attenzione per le scelte e gli impegni etici.
- Il 67% ritiene che le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini. Più di quanto lo pensino le stesse mamme millennials.
- La paternità ha cambiato il loro modo di fare acquisti. Sono clienti attivi ed esperti, che cercano maggiori informazioni anche sugli articoli per la casa e per l’infanzia, con competenza e alta propensione alla spesa, molto spesso senza raffrontare i prezzi o concentrarsi sulle offerte.