Secondo alcuni, siamo davanti a una rivoluzione pari a quella del trattore: questa volta, però, la terra sarà protetta dall’alto, grazie a droni e satelliti. L’agricoltura di precisione, infatti, permetterà di monitorare i territori e proteggerli da catastrofi per garantire una produzione migliore. La precision farming permette infatti di eseguire una mappatura del territorio e rilevare il reale fabbisogno di fertilizzanti, di acqua o di fitofarmaci. Gli agro-droni stanno già costellando il panorama delle aree coltivate in varie parti del mondo.
La rivoluzione che viene dall’alto
Persino il Mit di Boston ha inserito i droni agricoli al primo posto fra le dieci pietre miliari dell’innovazione.
Gli Stati Uniti sono all’avanguardia nello sfruttamento dei droni in ambito agricolo. Topografia, cartografia, gestione rischi naturali, analisi deformazioni del terreno, pianificazione urbanistica, classificazione dell’uso dei suoli, analisi della vegetazione, sono solo alcune delle applicazioni.
E per l’Italia? Il punto su questo sistema integrato di metodologie e tecnologie (progettato per aumentare la produzione vegetale, la qualità e la produttività di un’azienda agricola) è stato fatto a Expo Milano 2015 dal CNR.
Tra i settori più avanzati, spiccano senz’altro la viticoltura e la cerealicoltura: sono questi, infatti, le coltivazioni a maggior valore aggiunto, una per qualità, l’altra per quantità prodotte. Ed esistono casi aziendali interessanti anche in Italia. “Per ottenere il massimo dall’agricoltura di precisione – ha spiegato Renzo Cotarella di Marchesi Antinori – occorre che le conoscenze ottenute sul terreno vengano utilizzate fin dalla progettazione del vigneto”.
“Con 1,4 milioni di tonnellate, siamo tra i più grandi utilizzatori di grano duro – ha commentato Emilio Ferrari di Barilla G. e R. fratelli -, che in realtà nel mondo è un prodotto di nicchia, e cresce in aree molto disomogenee. Per noi l’agricoltura di precisione è uno dei modi per risolvere il problema della disponibilità di materia prima. Abbiamo creato una filiera integrata, e premiamo agricoltori e produttori che innovano con le pratiche colturali più moderne, per ottenere una varietà più alta e creare valore per tutti”.