Alleanza tutta mediterranea tra Grandi Salumifici Italiani e Creta Farm per la messa a punto di salumi innovativi dal posizionamento salutistico. Grazie all’accordo con la società greca, che ha quartier generale proprio a Creta, l’offerta di Grandi Salumifici Italiani si arricchirà nel futuro prossimo di innovative referenze prodotte con l’aggiunta di olio extravergine d’oliva e a basso contenuto di grassi saturi. Come ha anticipato lo scorso fine maggio il quotidiano finanziario MF, la joint venture paritetica tra le due società ha ottenuto il via libera dell’Antitrust ed è pronta quindi ad operare in Italia, Austria, Svizzera, Slovenia e Croazia. La nuova entità produrrà insaccati sia a base di maiale sia di carni bianche preparati grazie alla tecnologia, certificata anche dall’American Health Association, che ha reso famosa la società greca a livello internazionale. La nuova entità verrà gestita da un consiglio d’amministrazione snello e composto da quattro persone: il presidente dovrebbe essere di indicazione Gsi nella prima tornata di nomine.
Creta Farm ha fatturato nel 2010 105 milioni di euro, il 10% dei quali con prodotti biologici, riportando profitti netti per 12,46 milioni di euro. La società produce una serie di referenze di insaccati con l’innovativa procedura sviluppata dai ricercatori che consente l’inserimento di olio extravergine nella ricetta. Lo scorso marzo ha annunciato l’entrata nel mercato spagnolo sempre grazie a una joint venture con Argal Grupo Alimentario, terzo produttore di salumi sul mercato iberico, operazione che segue lo sbarco negli Stati Uniti dove ha sede un’altra consociata.
Grandi Salumifici Italiani, in attesa di sostituire l’ex amministratore delegato Claudio Palladi (fuoriuscito lo scorso marzo), ha chiuso il 2010 con un fatturato di 602 milioni di euro, generando un margine operativo lordo (ebitda) di 63 milioni e un utile di 25 milioni di euro.
Alfredo Faieta
Gsi, joint venture con la greca Creta Farm
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