La responsabilità sociale d’impresa al servizio di un nuovo modello di business per favorire il commercio equo nei Paesi in via di sviluppo e nello stesso tempo per creare delle nuove forme di imprenditoria per i piccoli produttori locali che rispettano l’ambiente: c’è tutto questo nel Progetto Ramazzotti, presentato da Pernod Ricard a Milano durante la conferenza internazionale “Quale economia per nutrire il pianeta”.
In India, il colosso del beverage tramite il suo brand Ramazzotti, insieme all’Organizzazione no-profit Positive Planet e a Giz, Agenzia di sviluppo di progetti di cooperazione internazionale, hanno avviato un progetto di responsabilità sociale e commercio equo nello Stato indiano di Kerala.
L’acquisto diretto di cardamomo, zedoaria e chiodo di garofano – spezie alla base della ricetta dell’amaro Ramazzotti – da 500 produttori locali garantisce loro un reddito dignitoso e contribuisce a supportare un programma di formazione agraria, commerciale e finanziaria.
“Da tempo siamo impegnati nello sviluppo di relazioni sostenibili e dell’imprenditoria locale con partner di diversi Paesi, e siamo orgogliosi del coinvolgimento dell’Italia in questa iniziativa con uno dei nostri brand più importanti, Ramazzotti – ha commentato Noël Adrian, amministratore delegato di Pernod Ricard Messico –. Il progetto Ramazzotti è uno dei migliori esempi di come le partnership tra organizzazioni no profit, aziende private e comunità locali possano far crescere l’imprenditoria locale di Paesi in via di sviluppo, creando un modello per un’economia più sostenibile a livello globale”. Con gli strumenti giusti, sviluppare ricchezza per i produttori locali è quindi un obiettivo raggiungibile.