Le prime indiscrezioni erano già trapelate lo scorso maggio. Oltre a sinergie strategiche con start up emergenti, tanto per sondare un po’ il terreno, Big G aveva lasciato intendere la volontà di entrare nel mercato della consegna a domicilio di alimenti freschi. E non certo per ritagliarsi una posizione marginale, considerato il bacino di potenziali clienti che è in grado di raggiungere da subito. Entro la fine dell’anno, quindi, inizierà a testare il servizio a San Francisco e in un’altra città americana, probabilmente New York, affidando le operazioni a Google Express, già attivo tra l’altro nel delivery di cibi secchi. Sono in via di definizione, del resto, accordi con retailer del calibro di Whole Foods Market e Costco Wholesale, mentre aumenteranno in maniera significativa gli investimenti per migliorare la logistica e attirare più traffico sui propri siti. Sarà fondamentale attrezzarsi anzitutto per garantire una gestione ottimale della catena del freddo, intervenendo sia sui mezzi di trasporto che sui magazzini. Nel mirino, insomma, c’è l’intenzione di competere direttamente con Amazon Fresh e Instacart, all’interno di un settore che negli Stati Uniti vale 10,9 miliardi di dollari e, secondo le previsioni degli analisti di IbisWorld, crescerà quasi del 10% all’anno fino al 2019.
Google consegnerà cibo fresco a domicilio
Il colosso californiano si prepara a sfidare Amazon Fresh e Instacart. Già pronte le partnership con Whole Foods e Costco
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