Dopo Minneapolis e San Francisco, l’insegna americana estende anche a Chicago il suo servizio di consegna veloce dei prodotti alimentari. Un nuovo passo avanti, dunque, nel piano di sviluppo del canale ecommerce, che il retailer considera adesso prioritario per recuperare quote di mercato e arginare, nel contempo, l’ascesa dei pure player, Amazon in testa. Durante i primi nove mesi del 2015, del resto, Target ha registrato un fatturato di 1,4 miliardi di dollari attraverso il commercio elettronico, con un incremento del 30,5% rispetto alla scorso anno. Ma l’online pesa ancora solo per il 2,8% dei suoi ricavi complessivi. Al centro della strategia del rivenditore, dunque, c’è la partnership con Instacart, già impegnata tra l’altro in accordi simili con Whole Foods e Costco, mostrandosi sempre efficace nel favorire la crescita del business. All’inizio del 2015 l’app è stata valutata oltre 2 miliardi e, nel corso dell’anno, ha rapidamente aumentato le sue entrate da 100 a 400 milioni di dollari. Nelle tre città in cui è attualmente disponibile il servizio, i clienti possono ordinare la loro spesa da Target, ricevendola poi a domicilio entro un’ora, al prezzo di 5,99 dollari, oppure dopo due circa ore, pagando 3,99 dollari. L’offerta comprende una vasta scelta di cibo fresco e grocery, nonché prodotti di bellezza e per la casa, oltre ad articoli per neonati. “Siamo entusiasti di espandere la nostra collaborazione con Target anche a Chicago, dopo il successo già riscosso in altre città – ha commentato John Maslowski, business development lead di Instacart -. Con le festività natalizie e l’arrivo dell’inverno, gli shopper avranno quindi l’opportunità di acquistare dal retailer attraverso la nostra applicazione in maniera comoda e conveniente”.
Target, così Instacart può far decollare l’ecommerce
Il retailer americano estende la partnership con l’app specializzata nelle consegne a domicilio. E sfida i pure player nel grocery online
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