Chi sale e chi scende nel mercato del caffè nel segmento casa in Italia nel 2015? Secondo i risultati presentati al Sigep, il salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione artigianale ed elaborati sulla base dei dati messi a disposizione dal Comitato Italiano Caffè è in calo il macinato espresso, il caffè in grani, caffè solubile e il caffè decaffeinato, mentre è stabile a volume il macinato moka (il segmento più importante nel canale casa). L’Italia, con circa 340mila tonnellate (equamente ripartite tra le varietà arabica e robusta), è il sesto Paese europeo per consumo di caffè torrefatto. Oltre il 75% del prodotto importato in Italia proviene prevalentemente da cinque produttori mondiali: Brasile, che da solo rappresenta il 35% del totale, Vietnam, India, Indonesia e Uganda.
In Italia sono operative 716 torrefazioni, che in parte esportano la loro produzione. Il nostro Paese è infatti il secondo in Europa in termini di export, preceduto solo dalla Germania.
Il settore occupa circa settemila addetti, con un fatturato complessivo stimato in 3,5 miliardi di euro, un terzo dei quali realizzato all’estero. Dopo un biennio in cui i consumi interni sono diminuiti, le attese per il 2016 sono di una moderata ripresa della domanda nelle diverse tipologie di confezione.
Mentre i formati tradizionali segnano il passo, prosegue invece costante la crescita della domanda del caffè in capsule. Per quanto riguarda il fuori casa (horeca e vending), nel 2013 c’’è stata una flessione della domanda del 2,6%, mentre mostra un costante aumento il consumo di caffè sui luoghi di lavoro (segmento Ocf – Office coffee service) grazie sia a costi più contenuti, sia all’aggressiva politica di vendita degli operatori del settore.