Grossa disavventura per il colosso americano del confectionary Mars,75mila dipendenti e 33 miliardi di dollari di fatturato consolidato, che è stata costretta a ritirare da 56 Paesi del mondo, tra cui anche l’Italia, le sue famose barrette al cioccolato a marchio Snickers, Mars, alcune versioni di Milky Way, Celebrations e Mini Mix con data di scadenza compresa tra il 19 giugno 2016 e l’8 gennaio 2017. Il provvedimento, volontario, si è reso necessario dopo che in Germania una consumatrice ha trovato un pezzo di plastica rossa in una barretta di Snickers acquistata lo scorso otto gennaio. Dopo aver presentato ufficialmente una lamentela all’azienda americana che le produce, è stato scoperto che il pezzo di plastica veniva da una pellicola protettiva usata durante il processo di lavorazione in una delle sue fabbriche in Olanda, nello specifico a Veghel. Secondo un comunicato stampa della Mars, pubblicato sul sito dell’autorità per la sicurezza alimentare in Olanda, la plastica ritrovata nel prodotto può portare al soffocamento. E’ la prima volta che la Mars ha dovuto richiamare snack prodotti nella sua fabbrica di Veghel. Lo stabilimento ha aperto nel 1963 e impiega circa 1200 persone.
DANNO D’IMMAGINE – Oltre all’Italia, i ritiri sono stati fatti in tutta l’Unione europea tranne Bulgaria e Lussemburgo, in molti Paesi africani, mediorientali e in India. Per Mars, il cui Snickers è – secondo stime – lo snack dolce più venduto al mondo, si tratta ovviamente di un danno d’immagine non indifferente, almeno nelle prossime settimane, oltre che all’impegno economico per il ritiro di tutti i lotti di merce prodotti dallo stabilimento olandese. Il Codacons ha dichiarato che sta valutando la possibilità di un’azione legale contro la società, ma al momento nessun reclamo è giunto alla filiale italiana, guidata da Stephanie Le Bechec.