La fase di test è durata circa un anno. Il tempo necessario a organizzare il lancio del servizio su larga scala, senza lasciare nulla al caso. Comincia così da quattro città degli Stati Uniti e da una canadese la corsa della nuova app UberEats, pronta a farsi largo nel promettente mercato del food delivery. A Chicago, Houston, Los Angeles, San Francisco e Toronto, quindi, attraverso l’applicazione, disponibile per iOS e Android, gli utenti possono acquistare cibo da una lista di ristoranti convenzionati e riceverlo poi a casa entro pochi minuti, consegnato direttamente dagli autisti. Nella sola San Francisco i locali coinvolti sono oltre cento, mentre i menu disponibili presentano un’offerta completa, dai piatti più comuni a vere e proprie specialità culinarie. Il tutto sette giorni su sette e a qualsiasi orario del giorno e della notte, con inoltre l’opportunità di monitorare sullo smartphone in tempo reale l’evoluzione dell’ordine. Il costo del servizio, invece, dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 dollari, salvo abbonamenti o iniziative promozionali. In questa prima fase, tuttavia, resta gratuito con il chiaro intento di favorire la diffusione dell’app.
LE PROSSIME TAPPE – Uber, insomma, si prepara a espandere il proprio business ben oltre il ride-sharing, proponendosi adesso anche come partner strategico per le catene di ristorazione. Già a cominciare dalle prossime settimane, del resto, la consegna di cibo a domicilio verrà estesa ad altre metropoli. Le prime della lista sono New York, Dallas, Seattle, Washington e Melbourne, dove Uber avrebbe già stipulato numerose partnership con ristoranti locali, anche nell’ottica di essere da subito competitiva all’interno di un mercato sempre più affollato.
CRESCE L’ATTESA A PARIGI – Confermando le indiscrezioni dei mesi scorsi, la prima città europea in cui debutterà UberEats sarà Parigi. La capitale francese, infatti, viene considerata il terreno ideale per lo sviluppo del settore. E il management della multinazionale americana già promette ai ristoratori parigini partner l’opportunità di raddoppiare o addirittura triplicare il loro fatturato.
Ecco il video dello spot relativo al lancio dell’app a Los Angeles