Il super dollaro americano ha messo il vento in poppa anche al parmigiano reggiano, che ha segnato un incremento delle consegna negli Stati Uniti del +34% nel 2015 (rispetto al 2014), secondo i dati del Consorzio di tutela che ha sede a Reggio Emilia. Grazie al forte rafforzamento del biglietto verde nei confronti dell’euro, le forme vendute negli Usa sono state 225mila, che posizionano il grande stato al secondo posto dopo la Francia tra le mete di destinazione del principe dei formaggi emiliani. Scivola al terzo posto la Germania, che vive una fase più generale di stasi nei consumi di prodotti agroalimentari italiani.
IL MAGGIOR INCREMENTO DEL DECENNIO – In totale l’export di parmigiano è salito del +13,2% (il maggior incremento del decennio) a 1.150.000 forme, quota che equivale al 35% di tutto il prodotto consumato. Per il prodotto già grattugiato l’export è salito del 15,4%, segnale che anche il contenuto di servizio è importante per espandersi sui mercati esteri. “Abbiamo ampi spazi di crescita – ha detto il direttore del Consorzio di tutela Riccardo Deserti – ma non dobbiamo sottovalutare alcuni elementi congiunturali favorevoli che nel 2015 hanno pesato su questo rilevante aumento dell’export, soprattutto in relazione all’andamento del dollaro, che ha reso decisamente conveniente l’acquisto di parmigiano reggiano”. Anche dalla Grecia arrivano buone notizie: dopo la fase acuta della crisi le esportazioni sono tornate a crescere e sono salite del +15% rispetto al 2014 mentre la spina del fianco è l’Inghilterra, dove il calo dei consumi sarebbe visibile a causa dei ‘semafori’ che utilizzano i distributori per avvertire i consumatori sulla quantità di grassi, sale o zucchero dei cibi.
PRESIDENTE ALAI LASCIA LA CARICA – Questi ottimi dati arrivano un paio di settimane dopo l’addio di Giuseppe Alai dalla presidenza del Consorzio di tutela, che ha rassegnato le dimissioni con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato Alai, 59 anni, venne chiamato alla presidenza del Consorzio del Parmigiano Reggiano nel 2006; fu poi riconfermato nell’incarico nel 2009 e nel 2013, iniziando il terzo mandato che avrebbe dovuto concludersi nell’aprile 2017.