L’annuncio non ha scosso più di tanto le quotazioni del titolo in Borsa. Ma di sicuro l’effetto per i manager dei retailer fisici non è stato altrettanto moderato. Il colosso di Jeff Bezos, del resto, si preparerebbe a lanciare un’altra sfida ai supermercati tradizionali, proponendo una serie di linee in private label. L’indiscrezione arriva direttamente dalle pagine del Wall Street Journal e finora non ha ricevuto smentite ufficiali. Anzi, l’ipotesi sembra certamente attendibile, considerato anche l’interesse mostrato da Amazon in passato per il settore, a cominciare dai suoi marchi Elements e Basics. Stavolta però l’intenzione sarebbe quella di coprire diverse categorie merceologiche, compresi i prodotti alimentari.
POCHI RISCHI, TANTE OPPORTUNITA’ – Secondo gli analisti, la mossa dell’azienda americana conterebbe su una serie di vantaggi tutt’altro che trascurabili. Anzitutto i margini di profitto molto elevati, non dovendo investire in marketing, nonché la possibilità di avere preziose informazioni sulle reazioni dei consumatori, con la chance di testare prezzi e nuovi gusti. Nel food, semmai, l’unico rischio può essere l’esposizione a eventuali problemi relativi ai controlli di qualità. Ma sicuramente il gioco vale la candela.
DALLA MODA AL CIBO – Se le linee di abbigliamento sono già note e disponibili nel mercato americano, per il mondo del grocery, a quanto pare, non bisognerà attendere oltre la prima settimana di giugno. Si parla già di marchi specializzati in vari prodotti, inclusi spezie, thè, caffè, snack, merendine, alimenti per bambini e vitamine, ma anche pannolini e detergenti per la lavatrice. La vendita, almeno nella fase iniziale, sarà destinata ai clienti statunitensi abbonati al servizio Prime.
AMAZON PRIME NOW A MILANO – Dallo scorso febbraio anche a Milano attraverso l’app Amazon Prime Now è possibile acquistare 30 tipologie diverse di frutta e verdura, oltre ai 20.000 prodotti già acquistabili tra cui surgelati, affettati e yogurt, pane, pasta, caffè, bibite, birre, vini e alcolici. Un significativo test è stata anche la campagna “Autentici sapori di Puglia”, promossa lo scorso aprile. Tutti i clienti Prime Now residenti nella zona di Milano hanno potuto acquistare e ricevere in una sola ora (o all’interno di finestre di due ore) prodotti freschi pugliesi fra cui burrata e mozzarella.
MARSEGLIA: “IL RETAIL TRADIZIONALE NON DEVE TEMERE LA MULTICANALITA'” – Intervistata da FOOD durante Linkontro Nielsen 2016, Mariangela Marseglia – Managing Director di Amazon Prime Now Europa – ha comunque voluto rassicurare i retailers tradizionali: “C’è una consapevolezza ormai diffusa che i clienti sono attivi su più canali. Amazon offre un’opzione aggiuntiva, che non va a sostituirsi ai canali di vendita tradizionali perché il cliente sarà sempre più attivo sia online che offline”. A seguire la video intervista completa a Mariangela Marseglia.