Fa sul serio col vino italiano l’americana Krause Holdings, quartier generale a West Des Moines, nelle pianure nello Iowa, e uno guardo sempre più interessato sulle colline piemontesi tappezzate di vigneti italiani. Dopo aver acquisto, nel 2015, la casa vinicola cuneese Enrico Serafino da Campari per 6,1 milioni di euro, adesso è il turno della storica Cantina Vietti. Sempre Piemonte, sempre in provincia di Cuneo ma questa volta nelle Basse Langhe, cuore primordiale del barolo, vino che rappresenta il fulcro di questa storica etichetta che ha sede a Castiglione Falletto.
UN NOME STORICO DEL BAROLO – La società americana ha acquistato la proprietà del marchio, la cantina storica presso la sede e gli oltre 28 ettari di proprietà da cui l’azienda produce 250.000 bottiglie dei più importanti vini del Piemonte dal barolo al barbaresco, dal nebbiolo alla barbera d’Asti passando per l’arneis. A gestire l’azienda, da poco premiata con 100/100 dalla rivista Wine Advocate per il suo Barolo Riserva Villero 2007, saranno ancora Luca Currado che rimarrà in azienda come amministratore delegato ed enologo, e Mario Cordero che continuerà ad essere responsabile marketing e commerciale. Krause integrerà i vigneti di Vietti con altri 12 ettari che ha acquisito indipendentemente, sempre in Piemonte. Le cifre non sono note: il sito de La Repubblica parla di un affare da 50 milioni di euro cui si aggiungono i 20 milioni per la terra che è stata precedentemente acquisita.
DAL MIDWEST CON AMORE (PER IL PIEMONTE DEI VINI) – Krause holdings gestisce un’ampia rete di stazioni di servizio con annesso convenience store (430 punti vendita) a marchio Kum & Go che coprono 11 stati del cosiddetto mid western, un’area che taglia gli Stati Uniti dal Nord Dakota all’Arkansas. Tra le attività della società americana c’è anche la distribuzione di prodotti petroliferi, a confermare la vocazione del gruppo e la Solar energy, oltre che un portafoglio immobiliare diversificato. Il nuovo proprietario di Vietti, Kyle J. Krause, si è descritto in passato come un appassionato di vini italiani, specialmente quelli prodotti in Piemonte. In occasione dell’acquisto di Enrico Serafino aveva detto: “Questa acquisizione fornisce una base su cui investire. La mia intenzione è continuare a espandere la coltivazione dei vigneti in questa regione”. Esattamente quel che sta facendo.