Il Tribunale di Milano – con sentenza depositata lo scorso 1° luglio –, ha parzialmente accolto le richieste formulate da Parmalat nei confronti di The MCGraw-Hill Companies (Standard & Poor’s), condannando quest’ultima alla restituzione dei corrispettivi percepiti per il rating “investment grade” costantemente attribuito al gruppo di Collecchio dal novembre 2000 fino a poco prima del dissesto nel 2003 per 784mila euro, e alla rifusione delle spese legali. Ha respinto invece la connessa domanda di risarcimento del danno, e le domande riconvenzionali formulate da The MCGraw-Hill Companies.
“Parmalat – aggiunge una nota stampa – valuterà le prossime azioni quando saranno note le motivazioni della decisione”.
Sempre il 1° luglio si è tenuta la prima riunione del nuovo consiglio d’amministrazione di Parmalat eletto dall’assemblea ordinaria del 28 giugno: sono stati nominati i componenti dei comitati interni.
Comitato per il controllo interno e per la corporate governance: Marco Reboa (presidente) Riccardo Zingales, Nigel William Cooper (tutti e tre consiglieri indipendenti),
Comitato per le nomine e per la remunerazione: Daniel Jaouen (presidente), Antonio Sala e Gaetano Mele,
Comitato per il contenzioso: Antonio Sala (presidente), Riccardo Zingales (consigliere indipendente) Gaetano Mele (consigliere indipendente)
Organismo di vigilanza ex D.Lgs. n. 231/2001: Andrea Lionzo (sindaco supplente), Roberto Cravero, (sindaco effettivo), Francesco Albieri (responsabile internal audit di Gruppo Parmalat).
Infine, Pier Luigi De Angelis, chief financial officer di Gruppo Parmalat e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell’articolo 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998 ha rassegnato le proprie dimissioni lo scorso 24 giugno, rendendosi comunque disponibile all’usuale passaggio di consegne sino all’approvazione della relazione finanziaria semestrale.
Parmalat, S&P deve restituire i corrispettivi ricevuti per il rating
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