Giovanni Rana “goes to Hollywood”…

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Giovanni Rana “goes to Hollywood”…

“Mi insegna a cucinare?”  chiedeva una timida Marilyn Monroe al pastaio più amato di sempre. “E lei mi insegna a recitare?” rispondeva un ancor più imbarazzato Giovanni Rana, compiaciuto di aver conquistato con i suoi tortellini la bionda più affascinante del mondo… Sono passati più di vent’anni da questo dialogo memorabile in cui Giovanni Rana sognava di recitare ad Hollywood per proporre i suoi tortellini alle più famose star del cinema di sempre. Ora questo sogno si è avverato!

TU VUO’ FA L’AMERICANO – Agli Studios di Los Angeles, al signor Giovanni non è servito neppure un interprete, perché la lingua del matterello e della forchetta funziona meglio dell’esperanto, è la lingua naturale delle bocche buongustaie su entrambi i lati dell’Atlantico! È un giorno mitico per la storia di Giovanni Rana. È il giorno in cui si realizza il sogno di una vita – il sogno americano…  Ma se per Renato Carosone essere nato “in Italy” era forse un limite, per il signor Giovanni si è rivelato senz’altro un pregio. Perché agli Mericani (come si dice in Veneto) questo garzone di panetteria, classe ’37, fa sognare un’Italia di sapori, memorie, piazze e tavole piene di golosa allegria.

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“GIAN LUCA HA VISTO LUNGO” – “È stata un’esperienza indimenticabile e super divertente” ha dichiarato Giovanni Rana “E con questo sono due i sogni americani che si sono realizzati: portare i miei prodotti in America e recitare ad Hollywood! Ma il ruolo che amo di più è quello di tutti i giorni, quello di pastaio che considero il lavoro più bello del mondo. Sono più di 50 anni che preparo tortellini con amore e non c’è soddisfazione più grande che essere sulle tavole, un posto intorno a cui si svolge la vita delle persone. Tutto ciò non sarebbe mai potuto succedere senza l’incredibile sinergia tra me e mio figlio Gian Luca. Quando mi ha parlato di internazionalizzazione per la prima volta – vent’anni fa – ero incredulo. Ma lui ci ha visto proprio lungo e mi ha portato in ben 38 paesi”.

PRIMA L’EUROPA, POI GLI USA – “La Spagna è stato il primo paese del mio progetto oltre ai confini d’Italia” commenta Gian Luca Rana, Amministratore Delegato del gruppo Rana “ma, ad ogni tappa europea che conquistavamo, sapevo che l’America si stava facendo più vicina. In meno di quattro anni dallo sbarco, abbiamo raggiunto una distribuzione tale da poter fare pubblicità in tutti gli Stati Uniti. Oggi è un giorno di festa per tutti: mio padre, San Giovanni Lupatoto, il Made in Italy e le 2500 famiglie nel mondo che lavorano appassionatamente con noi”.

NON LE SOLITE ARANCE, RANA PORTA I TORTELLINI IN PRIGIONE

COWBOY JOE – E Hollywood mangia e ride di gusto accogliendo con calore un Giovanni Rana italianissimo, umile, coraggioso e autoironico, che attraverso una serie di gag tragicomiche cerca di far assaggiare i suoi tortellini agli americani nelle situazioni più inaspettate ed improbabili: cowboy texano, inguainato in una muta da subacqueo, pronto per la maratona equipaggiato di tuta rossa in versione XL di Ben Stiller nei Tenenbaum, fino ad essere avvocato in un carcere di massima sicurezza: Giovanni Rana non teme nulla pur di adempiere alla sua missione patriottica, portare la pasta italiana più fresca che c’è in tutta la ‘Merica.

RANA CI METTE LA FACCIA (E LA CASA) – Ma non finisce qui. Non solo, come fece in Italia tanti anni fa, Giovanni Rana ci mette la faccia… in America ci mette pure la casa. C’è un invito infatti alla fine di ogni film rivolto a tutti i 323 milioni di americani: “Venite a trovarmi a casa mia, per davvero!”. Una lotteria golosa che farà aprire a Giovanni Rana le porte di casa sua a 300 ospiti americani, che conosceranno l’amata Verona, visiteranno lo stabilimento di San Giovanni Lupatoto e naturalmente lo incontreranno, mangeranno insieme a lui ed impareranno anche qualche parola di dialetto veneto, perché Giovanni Rana non è un attore, ma un uomo così come lo vedi, sincero, curioso, affamato di sogni più ancora che di tortellini.

DIETRO LE QUINTE, “THE MAKING OF”

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