La campagna intrapresa da Conad per consentire anche alle parafarmacie di vendere i farmaci di fascia C – cioè quelli non mutuabili con obbligo di ricetta – è cosa nota. L’insegna si è fatta promotrice di una raccolta di firme online e non sono mancati i botta e risposta polemici tra Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, e Annarosa Racca, presidente di Federfarma, la Federazione che rappresenta le oltre 16 mila farmacie private italiane. Ma Conad si appresta ora a combattere anche un’altra battaglia nel segno delle liberalizzazioni, contro una norma che ancora una volta pone paletti (abbastanza incomprensibili) all’attività d’impresa.
LA NORMA SICILIANA – Il terreno di scontro è questa volta la Sicilia e dunque in prima linea c’è Conad Sicilia, la cooperativa nata a marzo di quest’anno dalla fusione delle due realtà che presidiavano l’Isola, nella parte occidentale (SicilConad) e orientale (Conad Sicilia). La rete di Conad Sicilia conta circa 340 punti vendita, undici parafarmacie e cinque negozi di ottica. E sono proprio questi ultimi al centro del contendere. “La Sicilia, in quanto regione a statuto speciale, ha regolamentato a proprio modo i criteri per l’apertura dei negozi di ottica – racconta Natale Lia, direttore generale di Conad Sicilia –. In pratica sussiste un vincolo legato al numero di abitanti, in base a una logica che a nostro avviso è a dir poco anacronistica. Vero è che tale limitazione non si applica a chi vende solo occhiali da sole e non quelli da vista, ma noi non ci accontentiamo di realizzare corner con un’offerta dimezzata”.
RALLENTATO IL PIANO DI APERTURE – Il ‘contingentamento’ previsto dalla norma regionale ha rallentato i piani di Conad Sicilia. “Da tempo abbiamo avviato l’iter per aprire altri due negozi Ottico Conad – spiega Lia – ma entrambi i Comuni interessati, richiamandosi al regolamento regionale, hanno obiettato che ci deve essere un conteggio preciso degli abitanti per capire se scatta o meno il vincolo. Il risultato è che le due aperture non siamo riusciti ancora a farle”.
UNA QUESTIONE DI PRINCIPIO – Come reagirà Conad Sicilia? “Ci rivolgeremo direttamente alla Regione – risponde Lia – per far valere le nostre ragioni e affrontare una volta per tutte la questione. Nell’interesse dei nostri soci, ma soprattutto dei consumatori. Come nel caso delle parafarmacie, i negozi di ottica hanno un’incidenza irrisoria sul fatturato, ma il principio è difendere il potere d’acquisto dei nostri clienti e consentirgli di risparmiare sempre, anche quando comprano un paio di occhiali”.