Cambiare pelle e cimentarsi nel mondo della distribuzione fisica non è solo una prerogativa di Amazon. Se infatti il colosso di Jeff Bezos prepara la sua espansione nel canale tradizionale, testando negozi drive-in e supermarket hi-tech, Alibaba si muove in Cina nella stessa direzione. Per Jack Ma, del resto, è arrivato il momento di investire negli store di malta e mattoni per capitalizzare ulteriormente l’enorme rete logistica a sua disposizione. Ma, probabilmente, sembra giunta anche l’ora di diversificare il business, visti i primi segnali di rallentamento del settore online. Appena cinque anni fa, del resto, nel Paese asiatico il commercio elettronico registrava una crescita delle vendite vicina al 70%, mentre, secondo IResearch, dal 2018 il trend si assesterà intorno al 16%.
SOSTITUIRE GLI INTERMEDIARI – Dopo le prime mosse già compiute nel 2015, come l’acquisto del 20% di Suning, gigante dell’elettronica, Alibaba ha appena rilevato il 32% delle quote di Sanjiang Shopping Club, spendendo circa 290 milioni di dollari. Si tratta di una catena low cost per soci, con 160 negozi di alimentari e oltre un milione di membri. L’operazione consentirà ad Alibaba di sperimentare un nuovo modello di collaborazione con il retail fisico, sostituendo distributori e intermediari, in modo da permettere agli store di acquistare direttamente dai fornitori in tempo reale, considerando l’effettiva domanda.
ARRIVANO I GROCERANT – Intanto la strategia multicanale di Jack Ma passa anche per l’apertura diretta di store fisici con l’insegna HeMa Fresh Store. I primi due negozi sono stati aperti a Shanghai e prevedono una formula combinata di market alimentare e ristorante, proponendo anche diverse referenze made in Italy, soprattutto tra i formaggi e i salumi. Inoltre, offrono consegne gratuite a domicilio entro tre chilometri distanza e, ovviamente, la possibilità di acquistare anche in modalità online.