Il 2017 si conferma un anno positivo per gli associati Confimprese che, nonostante le previsioni prospettino una crescita ancora ridotta del potere di spesa delle famiglie italiane (+0,7%), non rinunciano ad aprire nuovi esercizi commerciali diretti e in franchising, né a sperimentare canali di vendita alternativi a centri storici e centri commerciali come il travel retail. Nel 2017 – chiarisce Mario Resca, presidente Confimprese (300 marchi commerciali, 30mila punti vendita, 600mila addetti con un fatturato del 16% sul totale retail pari a 900 miliardi di euro, stimato in crescita del 2,3% entro il 2020) – prevediamo di replicare i numeri del 2016, che sono di per sé già un risultato eccellente in un panorama di sostanziale immobilità: oltre 1150 aperture e quasi 10mila posti di lavoro. Food e fashion, non a caso emblemi del Made in Italy nel mondo, si confermano settori chiave per lo sviluppo del retail. Insieme totalizzano oltre la metà del totale aperture con una ricaduta occupazionale di oltre 6.800 addetti. Questa strategia punta a un incremento del fatturato retail, che nel 2016 ha raggiunto i 144 miliardi di euro, pari al 16% del totale retail che è di 900 miliardi.
FOOD, NUOVE TENDENZE – Con 318 nuove aperture e 4.749 addetti totali, food e ristorazione confermano il trend che ha visto il food retail crescere del 31,3% a valore nel 2016. Tra le nuove tendenze continua lo sviluppo del fast casual food, che in Italia piace sempre di più. Il mercato del pasto fuori casa vale 72 miliardi di euro su un totale di 223 miliardi destinati ai consumi alimentari. In termini di fatturato è al terzo posto in Europa dopo Spagna e Regno Unito. Se una leggera ripresa dei consumi c’è stata, e la si avverte, è dovuta in larga parte ai grandi cambiamenti in atto negli stili di vita dei consumatori, da cui emerge un approccio diverso nell’esperienza di acquisto, che si materializza nella ricerca di qualcosa di nuovo, di originale, di salutista, di qualità e sostenibile. Grazie a questa formula distributiva il programma di sviluppo del colosso del take away KFC è sfidante: 14 nuove aperture in luoghi di grande attrattiva commerciale orientati al format drive su strade di grande traffico e comunicazione e 500 assunzioni. I piani di La Piadineria sono consistenti: l’insegna aprirà almeno 30 locali con oltre 150 nuovi posti di lavoro, consolidando la propria presenza nei centri commerciali, nelle grandi città metropolitane e raggiungerà anche Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il gruppo salernitano Penta apre 7 punti vendita a marchio Fry Chicken e 10 con La Yogurteria con rispettivamente 28 e 20 nuovi addetti per un totale di 48 neoassunti. Fry Chicken ha di recente inaugurato a Catania e a Trento la formula ristorante con una superficie di 80 mq contro i 40 mq degli altri locali già esistenti in Italia e 50 posti a sedere. Queen’s Chips (patatineria take away) prevede 8 nuovi store, 40 gli addetti, 5 per ogni punto vendita. Il gruppo Cibiamo, che gestisce oltre 90 punti vendita con i brand La Bottega del Caffè, Cibiamo, Virgin Active Café e Mondadori Café ed è reduce dal successo del nuovo format Mondadori Cafè in partnership con Mondadori Retail (l’idea è quella di abbinare il cibo al consumo culturale, cavalli di battaglia del made in Italy nel mondo), conta di aprire 10 nuovi locali per un totale di 60 addetti. Nel corso del 2016 il gruppo ha lanciato il nuovo format Virgin Active Cafè che integra allenamento e alimentazione e sono stati rinnovati i format La Bottega del Caffè e Cibiamo. Infine l’azienda spagnola 100 Montaditos continuerà l’espansione in Italia con 25-30 aperture e un numero di dipendenti compreso tra i 12 e 14 a locale per un totale di circa 400.