L’adozione da parte del Parlamento Europeo del CETA, accordo economico e commerciale globale tra Unione Europea e Canada in applicazione provvisoria da aprile 2017, vedrà la protezione di oltre 140 indicazioni geografiche europee di cibi e bevande in vendita sul mercato canadese. Di tutti i marchi a tutela previsti dai negoziati e riconosciuti dal Canada, sono 41 le Indicazioni Geografiche italiane, tra le quali il Prosciutto di San Daniele, che rappresentano il maggior valore dei prodotti tutelati riconosciuti nell’accordo.
TUTELA DELL’INDICAZIONE DI ORIGINE – Il CETA riconoscerà il diritto di commercializzare sul mercato canadese i prodotti agroalimentari europei oggetto dell’accordo, utilizzando i rispettivi nomi in quanto contenenti le indicazioni geografiche di origine e provenienza. In Canada, infatti, come in molti altri Paesi del mondo, non esiste un sistema di riconoscimento e protezione di prodotti agroalimentari con denominazione d’origine territoriale. Questo ha fatto sì che, negli anni ’70, la registrazione del marchio “San Daniele” avvenisse da parte di un’azienda canadese, bloccando di fatto la registrazione dell’originale prodotto friulano che nel Paese americano ha dovuto essere esportato sotto il nome di Authentic Italian Prosciutto.
UN MERCATO, DUE MARCHI – Una volta entrato in vigore, l’accordo consentirà la coesistenza dei due marchi sul mercato, il “San Daniele canadese” e il Prosciutto di San Daniele originale, con i relativi simboli di identificazione sulle confezioni, per una riconoscibilità più immediata e una completa tutela del consumatore, per il quale sarà più facile scegliere il prodotto desiderato. Si tratta di un accordo di buon valore per il Prosciutto di San Daniele DOP perché la tutela del nostro prodotto permette di sostenere il settore e incentivare l’export – spiega Mario Cichetti, direttore del Consorzio del Prosciutto di San Daniele. Un importante passo avanti che apre nuove opportunità di crescita sul mercato canadese, grazie ai valori condivisi con l’ampia e radicata comunità di origine italiana che conta 140.612 residenti nel paese, pari quasi al 3% dei circa 9 milioni di italiani residenti all’estero.