Il nuovo ambizioso programma di investimenti nell’ecommerce non deve trarre in errore. Per il leader globale della distribuzione fisica, infatti, i negozi di malta e mattoni restano una priorità. Soprattutto quando si tratta dei suoi supercenter che, proprio per la crescita del canale online, possono adesso concentrarsi maggiormente sull’offerta di valore, nonché sulla centralità del cliente. E, nel contempo, rivolgersi a un target più attento alla freschezza e alla naturalità del cibo. Se quindi Walmart quest’anno prevede di aprire negli Stati Uniti appena 35 nuovi formati supercenter e 20 supermercati di vicinato, rallentando notevolmente i suoi standard abituali, moltiplicherà invece gli sforzi per rilanciare la rete esistente, procedendo al restyling di 500 store, nella sola fase iniziale del programma, oltre a puntare sulla multicanalità. Non a caso, il rivenditore ha appena annunciato l’intenzione di assumere ben 24mila operai per i lavori di ristrutturazione e almeno 10mila dipendenti da impiegare nei punti vendita.
TANTA TECNOLOGIA – Il rinnovamento dei concept seguirà anzitutto due direttrici: l’innovazione tecnologica e le proposte di cibo biologico. In entrambi i casi, il modello di riferimento sarà con ogni probabilità l’ultimo superstore inaugurato a Orlando, in Florida. Tra le novità attese, dunque, oltre a una ricca dotazione di segnaletica multimediale, spicca l’utilizzo dell’app scan & go. Si tratta del sistema che consente ai clienti di scannerizzare subito i prodotti che intendono acquistare, recandosi poi alle casse self-service con estrema facilità, evitando le code, oppure pagando direttamente con Walmart Pay. Una risposta, insomma, anche al format Amazon Go lanciato da Jeff Bezos.
BIO E LOCAL FOOD – Come già accade per lo store di Rogers, in Arkansas, anche a Orlando il retailer ha stipulato una partnership con un player locale della ristorazione. La società Grown, che lo scorso anno ha aperto a Miami un concept di fast-food biologico, rifornisce dunque il punto vendita di prodotti per la colazione, panini, insalate e zuppe. Tutto rigorosamente preparato con materie prime provenienti da agricoltori della zona. Una mossa che consente a Walmart di incentivare tre precisi driver di acquisto: la sostenibilità ambientale, il trend salutista e, principale novità, il sostegno diretto all’economia locale.