Per tutti il punto di riferimento è Amazon Go e la sua sfida, appena cominciata da Seattle, ai negozi tradizionali. Non c’è solo Jeff Bezos, del resto, a pensare che il futuro della distribuzione fisica passi anche attraverso una rete di store completamente automatici, senza casse né personale. Anzi, in Cina lo sviluppo di format con queste caratteristiche sembra essere persino più diffuso, sull’onda di quanto già avviene nell’industria, dove per esempio il colosso dell’elettronica Foxconn, partner tra gli altri di Apple e Samsung, ha recentemente annunciato il licenziamento di quasi 60 mila dipendenti, destinati a essere sostituiti dai robot. Nel commercio come nei sistemi produttivi, insomma, la digitalizzazione e la robotizzazione stanno inesorabilmente rivoluzionando il mercato del lavoro, mentre anche la shopping experience si prepara a cambiare pelle.
Auchan punta sul format Bingo Box
La catena francese ha da poco aperto a Shanghai due negozi con il format di Bingo Box, società locale specializzata in mini superfici di vendita smart. Nei 15 metri quadrati degli store, accessibili 24 ore al giorno attraverso la scansione di QR code, si trovano circa 500 prodotti di uso quotidiano, non soltanto alimentari. Una volta ultimata la spesa, i clienti pagano automaticamente attraverso gli smartphone, senza interfacciarsi con alcun dipendete in carne e ossa. Entro settembre di quest’anno Bingo Box aprirà almeno altre 200 nuove sedi, forse ancora in partnership con Auchan.
Il supermercato a domicilio
Sebbene nel Paese asiatico ci siano diverse altre aziende impegnate a scommettere su concept simili a Bingo Box, come F5 Future Store, l’attenzione del mercato è però tutta concentrata sulla sperimentazione di Moby Mart. Il progetto, realizzato dall’Università di Hefei insieme alla start up svedese Wheelys, mette insieme del resto proprio tutte le idee futuristiche emerse negli ultimi anni, aggiungendo un particolare non certo trascurabile: il supermercato è a bordo di un pulmino in grado di guidarsi da solo e raggiungere così la destinazione scelta dai clienti, che possono facilmente chiamarlo tramite smartphone.
Un ologramma al posto dei cassieri
Attualmente il prototipo è fermo in un parcheggio a Shanghai, ma i suoi creatori hanno già annunciato che saranno presto in grado di metterlo su strada. Il prezzo partirà da circa 90 mila euro per il modello base, compreso anche di due droni portapacchi posizionati sul tetto. In un futuro più o meno prossimo, quindi, gli shopper potranno chiamare Moby Mart con il cellulare, sbloccare la porta d’ingresso, prelevare i prodotti desiderati e pagare automaticamente, sempre da mobile. Ad aiutare i clienti non ci sarà alcun dipendente umano, bensì un ologramma dotato di intelligenza artificiale, capace persino di fornire consigli personalizzati.