Dopo 18 round negoziali e numerose riunioni a livello tecnico e politico l’Unione Europea e il Giappone hanno raggiunto un’intesa politica di massima sugli elementi fondamentali dell’Accordo di partenariato economico. Si prevede, tra l’altro, che al momento dell’entrata in vigore saranno soppressi i dazi su circa il 90% delle esportazioni dell’Unione Europea in Giappone. Una volta attuato completamente l’accordo, il Giappone avrà soppresso i dazi doganali sul 97% dei beni importati dall’Unione Europea (in termini di linee tariffarie), mentre le rimanenti linee tariffarie saranno oggetto di una liberalizzazione parziale tramite contingenti tariffari o riduzioni dei dazi. Ciò consentirà agli esportatori dell’Unione Europea di risparmiare circa un miliardo di euro l’anno in dazi doganali.
Aumenterà l’esportazione di carni
L’intesa raggiunta consentirà di aumentare le esportazioni di carni suine e salumi dall’Unione Europea. Attualmente il Giappone applica uno schema articolato per il calcolo dei dazi di importazione, che prevede sia un dazio ad valorem che uno specifico. Il Giappone manterrà questo schema, ma ridurrà notevolmente gli importi. Nell’arco di 10 anni, il dazio ad valorem scenderà dai circa 4€ per kg attuali a circa 40 centesimi. Per i prodotti a base di carne suina l’Accordo prevede l’azzeramento dei dazi ha affermato Nicola Levoni, Presidente di Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi aderente a Confindustria). In più, il Giappone ha accettato di riconoscere la protezione di una lista di oltre 210 DOP e IGP europee, che include per il nostro settore Bresaola della Valtellina, Mortadella Bologna, Prosciutto di Parma, Prosciutto di San Daniele, Prosciutto Toscano, Zampone Modena ha concluso Levoni. Secondo i dati Assica, nel primo trimestre del 2017 sono state esportate circa mille tonnellate (+22,6%) di salumi per 9,8 milioni di euro (+22,2%). Valori che confermano il Giappone quale terzo mercato di destinazione fuori dall’Unione Europea.