Sono un quarto della popolazione complessiva americana e contano su un potere d’acquisto in continuo aumento. L’industria e la distribuzione guardano sempre più alla Generazione Y e ai suoi comportamenti d’acquisto per prevedere i trend futuri e adeguare le strategie, così come il marketing. E, considerato il target di riferimento, un enorme bacino di informazioni su preferenze, orientamenti e aspettative è rappresentato da ciò che quotidianamente i millennials scrivono sul web. Non a caso, l’agenzia statunitense CBD Marketing ha appena concluso un lungo studio dedicato proprio ai post pubblicati su blog e social media, analizzandone complessivamente circa 12,5 milioni, di cui 8,6 milioni riguardanti i prodotti alimentari e 2,2 milioni il beverage. Con i risultati emersi, poi, ha stilato un elenco di ciò che questi consumatori chiedono o, invece, disapprovano.
Il cibo sano non è solo una moda
Nonostante altre ricerche evidenzino il contrario, qui gran parte dei millennials mostra passione per la cucina e le preparazioni domestiche, scegliendo molto spesso alimenti freschi, sani e naturali. Quello del cibo salutista, insomma, non sembra affatto essere considerato come un trend del momento o un fenomeno passeggero, ma anzi si conferma una dinamica destinata a crescere ancora molto nel lungo termine, insieme anche alla capacità di spesa dei giovani shopper.
I grocerant attirano consensi
Questa tendenza favorisce rivenditori come Trader Joe e Whole Foods, mentre penalizza Walmart e tutti gli altri player più generalisti. La vera sfida, però, coinvolge direttamente i canali di distribuzione, perché i millennials esigono consegne a domicilio più veloci ed efficienti, nonché maggiori spazi di ristorazione in-store, ben interpretati dalla formula dei grocerant. Inoltre, cercano nuove specialità gastronomiche e sapori alternativi, prestando particolare attenzione per le proposte scandinave e indiane.
Risultati sorprendenti
Smentendo non pochi stereotipi, poi, i millennials risultano in larga parte disinteressati ai prodotti dietetici e ai cibi privi di grassi, ma anche agli snack. Per quanto riguarda invece le bevande vincono l’acqua frizzante, la kombucha e il latte vegetale. Al contrario, la soda e le bibite zuccherate sono sempre più out.