È stato elaborato dall’IRI, protagonista nelle informazioni di mercato per il Largo Consumo, il Retail e lo Shopper, il report che raccoglie e sintetizza le informazioni statistiche disponibili sui mercati del Largo Consumo Confezionato (LCC) del 2017 e le previsioni per il 2018. Il preconsuntivo parla di un anno che si chiuderà positivamente, con volumi in crescita dell’1,6% e fatturati a quota +2%. Nelle tabelle sottostanti è possibile consultare le previsioni IRI, realizzate considerando il Totale Largo Consumo Confezionato in Italia nei seguenti canali di vendita: Ipermercati + Supermercati + Libero Servizio Piccolo + Drugstore + Discount (dati al 26 ottobre 2017).
La crescita del 2017
L’incremento dei volumi alimentari e delle bevande, capace di trainare anche la crescita a valore del comparto, ha tra le sue matrici i fattori climatici del 2017 (l’intenso freddo dell’inverno scorso e l’estate molto calda) e i nuovi trend di domanda. Durante l’ultimo anno i prezzi hanno in parte risentito delle pressioni provenienti dalle “componenti volatili” (costo materie prime, eventi climatici anomali, ecc.). Ciò ha sospinto soprattutto gli Alimentari, mentre i reparti Chimici (Cura Casa in particolare) hanno segnato il passo, rimasti in deflazione a causa del rientro delle tensioni di costo sul fronte internazionale (indebolimento del dollaro e del costo delle materie prime energetiche), che ha impedito la crescita dei prezzi al pubblico. Ancora una volta è il comportamento delle famiglie a trainare l’andamento dei prezzi medi, che salgono grazie al maggior valore dei prodotti inclusi nel carrello della spesa, in un quadro generale del comparto che resta dominato dall’evoluzione del mix di consumi verso le proposte coerenti con gli stili di vita più in voga del momento.
Le previsioni dell’IRI per il 2018
Per quanto riguarda, invece, le previsioni dell’IRI per il 2018, le attese sono buone, anche se i risultati saranno più bassi rispetto alla chiusura del 2017. Sulla base delle sue ricerche, infatti, l’ente ha pronosticato un bilancio atteso per l’andamento delle vendite a volume del +0,7% e del +1,1% per la spesa, anche grazie a un ulteriore spunto dei prezzi stimato in circa mezzo punto. Sarà difficile, infatti, che si riproponga un clima altrettanto favorevole ai consumi stagionali e ciò probabilmente attenuerà la crescita. Per i fattori di fondo, invece, si prevede che possano beneficiare della continuazione di una congiuntura complessivamente positiva.