Vending machine italiane: export +5%

Sfiorati i 213 milioni di euro nei primi sei mesi del 2017. I numeri del comparto dei distributori automatici presentati a margine di EVEX, l’evento europeo con 350 imprenditori da 14 Paesi europei
Vending machine italiane: export +5%

L’export di distributori automatici Made in Italy nei primi 6 mesi del 2017 vale quasi 213 milioni di euro con una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2016. Lo rende noto Confida, l’unica associazione italiana che rappresenta l’intera filiera della distribuzione automatica, a margine di EVEX, l’evento europeo del settore organizzato da EVA (European Vending Association) tenutosi la scorsa settimana a Roma. Si rafforza la leadership europea dell’industria italiana delle vending machine, – spiega Piero Angelo Lazzari, Presidente di Confidaun comparto all’avanguardia per sviluppo tecnologico che rappresenta un esempio pratico anche di eccellenza della tecnologia italiana da esportazione. I numeri confermano che il 70% dei distributori automatici di cibi e bevande prodotti in Italia viene venduto all’estero.

Crescite a due cifre in Europa

Le vendite di distributori automatici italiani non accennano a rallentare in quegli Stati europei in cui si concentrano le maggiori quote di mercato: in Germania, che copre il 12,4% dell’export di settore, l’incremento è stato del 10,5%, mentre nei Paesi Bassi, che valgono il 6,7% delle esportazioni, la crescita si è attestata all’11,7%. Aumenti a due cifre anche in Paesi chiave come Russia (+38,7%), Svizzera (+33,7%), Romania (+25,1%) e Regno Unito (+11%). Le esportazioni relative al solo vending, vale a dire distributori automatici di alimenti e bevande, hanno fatto registrare nel 2016 un valore complessivo di 300 milioni di euro. Sul dato annuale dell’intero comparto il mercato principale è la Francia col 17%, seguita da Spagna al 12% e Germania all’11%.

I mercati emergenti

Le statistiche di Promos e Camera di Commercio di Milano relative al primo semestre 2017 dimostrano che, nonostante l’Europa rimanga il marketplace più importante per le vending machine italiane, è in forte espansione il mercato extra UE, il cui valore è cresciuto in un anno del 16% raggiungendo il 22,6% dell’export totale. Il Sud America pesa il 4,4%, i mercati asiatici valgono il 6,5% e il Medio Oriente il 3,4%. Tra i Paesi che hanno fatto segnare i miglioramenti più significativi rientrano la Cina (+ 214%), il Messico (+171%), il Brasile (+150%) e la Malaysia (+150%). Spicca anche l’espansione registrata negli Stati Uniti (+15,7%), dove le esportazioni da gennaio a fine giugno hanno superato la soglia dei 5 milioni di euro. Fuori dall’Europa gli Stati Uniti rappresentano il 2,8% dell’export totale italiano del settore nel mondo. Il Sud America pesa col 4,4% del totale, mentre ai mercati asiatici va il 6,5% e in Medio Oriente il 3,4%.

Vending italiano, eccellenza mondiale

Nel quadro continentale, l’Italia è il primo Paese per numero di vending machine installate (oltre 800 mila), seguita da Francia (590 mila), Germania (545 mila), e Inghilterra (421 mila). L’Italia è anche il principale produttore europeo di macchine per il settore della distribuzione automatica. Gli operatori europei della distribuzione automatica si sono riuniti a Roma per confrontarsi sul nostro settore – sottolinea il Presidente di Confida Piero Angelo Lazzaricon la consapevolezza delle difficoltà ma soprattutto con lo sguardo al futuro, e per condividere insieme una visione in grado di affrontare i nuovi scenari di mercato. Una riflessione che è partita dall’osservazione dei veloci mutamenti dell’economia, sempre meno reale e più digitalizzata. In questo contesto è rassicurante la capacità innovativa e la reattività delle imprese che gestiscono il servizio favorita da una offerta variegata e personalizzata di prodotti e dalle innovative tecnologie ed applicazioni digitali, vanto del Made in Italy sul mercato europeo nonché concreto e funzionale esempio di impresa 4.0.

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