E’ partita la 4a edizione di Wine2Wine 2017, il forum di formazione e approfondimento sul business del vino di Veronafiere-Vinitaly. Due giorni (4 e 5 dicembre a Verona) dedicati agli scenari dei mercati del settore vitivinicolo. Quest’anno sono state aggiunte nuove aree tematiche tra cui focus sui mercati emergenti con seminari su Danimarca, Giappone, nuovi mercati Usa con Colorado, Carolina del Sud e Pennsylvania, Australia, Focus Cina e Canada, ma anche Regno Unito nella versione Brexit.
L’alleanza con Fiere di Parma
Tra gli appuntamenti istituzionali più rilevanti, la presentazione della newco tra Veronafiere e Fiere di Parma, con la presenza del presidente di Ice, Michele Scannavini, le 100 Cantine di OperaWine 2018 che saranno annunciate da Alison Napjus, senior editor di WineSpectator, e il talk show dal titolo “Vino: bianco o nero?” che fa il punto sulla situazione dell’export con i presidenti Federvini, Unione Italiana Vini, Fivi e Alleanza cooperative. Frutto della partnership tra Veronafiere e Fiere di Parma e con la collaborazione scientifica di Assoenologi, Wi-Bev – organizzato in concomitanza con l’edizione 2017 di Wine2Wine è il primo evento dedicato alle tecnologie del vino e del beverage che coniuga esposizione di soluzioni tecniche e workshop tematici sulle novità tecnologiche.
Un piano per l’export
Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, è intervenuto al talk “Vino italiano: bianco o nero?” affermando che il piano straordinario dell’export promosso dal Ministro Carlo Calenda e il Tavolo vino voluto dal sottosegretario Ivan Scalfarotto sono illuminanti esempi di come, anche in Italia, si possa fare sistema grazie alla forte volontà della pubblica amministrazione di combattere la difficoltà italiana a fare squadra, criticità che si registra anche all’interno del nostro comparto. La politica si sta mostrando sempre più sensibile alle reali necessità del nostro settore e condividiamo appieno le indicazioni strategiche del ‘piano Calenda’. L’Italia – ha concluso Abbona – è ricca di espressioni diverse del vino in termini di territorio, vitigni, storie famigliari e imprenditoriali. Un patrimonio che ci consente di rispondere a target variegati ma che, allo stesso tempo, deve imparare a presentarsi come sistema, parlando con una sola voce.