Nasce sotto i migliori auspici la 19esima edizione di Cibus che dal 7 al 10 maggio attende a Parma oltre 3mila aziende espositrici e 80mila visitatori, tra i quali cresce il numero di buyer delle più importanti catene distributive, sia italiane che internazionali, coinvolti grazie ad un’attività di incoming che ha previsto un investimento di oltre tre milioni di euro. Parma si candida a luogo ideale per celebrare quell’Anno del Cibo – come il Governo ha proclamato il 2018 – che promuove l’eccellenza delle produzioni italiane e per cogliere i frutti di una congiuntura economica che inizia finalmente ad essere favorevole: Nei primi dieci mesi del 2017 la produzione alimentare ha segnato un aumento del 2,1% sul gennaio-ottobre 2016 – ha ricordato Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare -. Era dal 2003 che non si registrava un incremento simile: segno di un’inconfutabile ripresa produttiva che consente al settore di recuperare i livelli di produzione del 2017, antecedenti la crisi. Non solo. Il fatturato del settore, grazie all’incremento produttivo e all’aumento dei prezzi alla produzione, raggiunge la soglia dei 137 miliardi con un incremento del 3,6% rispetto al 2016. Infine, il dato dell’export dovrebbe arrivare a 32,1 miliardi con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Un quadro positivo (nonostante la crescita interna sia ancora limitata) che, secondo Scordamaglia, potrà migliorare ancora se il prossimo Governo proseguirà nell’impegno di tutelare e promuovere il Made in Italy, se si rilancerà e valorizzerà meglio la produzione agricola e se, a livello internazionale, si ritroverà in Europa una nuova centralità in termini di politiche comuni in materia alimentare.
Le novità di Cibus
Per cavalcare questo momento di grande positività che sta vivendo l’Italian food, anche Cibus rilancia: un nuovo padiglione, un’area dedicata ai prodotti più innovativi con tanto di spazi di networking a disposizione delle imprese che potranno organizzarvi momenti d’incontro anche di sera, dopo l’orario di chiusura della Fiera. Ad approfittarne sarà anche Food che promuoverà occasioni di confronto con i retailer internazionali e le imprese di marca, declinando il tema dell’innovazione in ambiti che vanno dal pack alla comunicazione. Cibus da sempre ha scommesso sulla forza del nostro sistema agroalimentare, difendendo il Made in Italy, valorizzando il legame con il territorio dei nostri produttori, creando un ponte solido con importatori, distributori, retailer internazionali. In quest’ottica Vpe, la newco che abbiamo realizzato insieme a Veronafiere, ha appena acquisito il 50% di Bellavita Expo, start up milanese con sede a Londra che ‘accompagna’ le imprese italiane nelle più importanti Fiere internazionali dedicate al mondo dell’horeca. Per Vpe si tratta della seconda operazione dopo quella che lo scorso dicembre l’ha portata a lanciare WI-BEV, International Wine&Beverage Technologies Event, un nuovo progetto fieristico dedicato alle tecnologie del wine&beverage. Il legame con Verona e quindi Vinitaly accelera il nostro processo di internazionalizzazione – ha specificato Antonio Cellie, amministratore delegato delle Fiere di Parma – nell’interesse del food made in Italy e in un’ottica condivisa con Federalimentare e Ice. Insomma, impegno a 360 gradi nel costruire relazioni solide tra il nostro migliore made in Italy e i mercati internazionali. Partendo da Parma per arrivare in tutto il mondo.