Nonostante il nuovo regolamento europeo sul novel food sia in vigore dal primo gennaio di quest’anno, gli insetti sono ancora fuori legge nei ristoranti, supermercati e banchi alimentari in Italia. Per la somministrazione a tavola di insetti e derivati nel territorio nazionale serve infatti il disco verde dell’Unione Europea. Al momento nessuna specie di insetto (o suo derivato) è autorizzata a scopo alimentare, precisa il Ministero della Salute. Infatti, l’autorizzazione di un novel food – spiega la Direzione Generale Igiene, Sicurezza alimenti e Nutrizione del Ministero – deve essere richiesta alla Commissione europea, seguendo le linee guida recentemente pubblicate dall’Efsa, l’Authority per la sicurezza alimentare con sede a Parma. Nel frattempo, il Ministero sottolinea di non aver avuto ancora nessuna segnalazione di tentativi di vendere in Italia cibi a base di insetti. Abbiamo ritenuto che informare le autorità competenti fosse necessario – ha detto il direttore della Direzione Generale Igiene, Sicurezza alimenti e Nutrizione Gaetana Ferri – soprattutto per evitare che gli interessati iniziassero a procurarseli su canali di commercializzazione come internet.
Le nuove regole
Il regolamento prevede che gli insetti commestibili siano sottoposti ad una specifica autorizzazione all’immissione in commercio. Ciononostante, ha precisato Ferri, in alcuni Paesi europei come il Belgio c’è una certa tolleranza, ma è una deroga locale che non autorizza a farli uscire da quel contesto. E gli Stati membri che hanno ammesso a livello nazionale la commercializzazione di qualche specie di insetto in un regime di tolleranza nell’ambito delle misure transitorie, dovranno presentare una domanda di autorizzazione ma gli Stati membri che ne hanno ammesso la commercializzazione prima del 1 gennaio 2018 possono continuare sul loro mercato.
I primi allevamenti
Sul fronte produttivo, al momento, sono circa una decina gli allevamenti che in Italia hanno deciso di specializzarsi su quello che, secondo gli esperti della Fao, sarà il cibo del futuro. Si concentrano tra il Nord-Est e l’Emilia Romagna, e guardano anche al business della mangimistica e alimentazione animale.