Confermando le attese, alla 19esima edizione di Cibus hanno partecipato 3.100 aziende alimentari, che hanno presentato una grande quantità di prodotti nuovi (oltre 1.300) a circa 82 mila visitatori. Notevole la partecipazione degli operatori stranieri, che hanno chiuso molti accordi commerciali. Presente tutta la filiera, dal campo al supermercato, con gli stand delle associazioni rappresentative del mondo agricolo e tante insegne della GDO italiana ed estera. Decine di convegni e workshop hanno preso in esame le tematiche legate al futuro del comparto agro-alimentare, attirando l’interesse di oltre mille giornalisti – presenti tutte le testate nazionali, cartacee e televisive. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione dinamica tra Fiere di Parma e Federalimentare, con il sostegno di ICE-Agenzia e il contributo fattivo delle Regioni.
Le potenzialità del Made in Italy
La soddisfazione delle aziende per questa edizione di Cibus è tangibile e prospettica – ha dichiarato Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma – perché conferma le enormi potenzialità, fortunatamente ancora inespresse, del Made in Italy alimentare. Da un lato, i buyer di tutto il mondo non vedono l’ora di tornare a Parma per continuare a manutenere e rinnovare i propri assortimenti, dall’altra le nostre imprese sono altrettanto impazienti di proporre loro nuove e continue soluzioni per far mangiare sempre meglio i consumatori internazionali.
Incontri e convegni
Numerosi gli incontri anche ieri, nel corso della quarta e ultima giornata di Cibus. Tra questi, il convegno di Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, intitolato ‘Next Generation Chef: l’identità della cucina italiana nello scenario internazionale’. All’evento ha preso parte anche Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che ha detto: Sta nascendo una nuova generazione di gastronomi, che deve essere consapevole che il cibo nasce nella terra e non in cucina. E come tale deve essere studiato, trasformato, offerto e raccontato. Prima di tutto occorre conoscere i territori, poi studiare le tecniche, più naturali possibili, di coltivazione, allevamento e pesca. Seguono le tecniche di conservazione e trasformazione in cucina, infine la narrazione al cliente finale. Il tutto permeato dalla Storia, dalla tradizione e dalla cultura che provengono dai territori d’Italia. Confagricoltura ha presentato l’associazione per i progetti dell’agroindustria, Agronetwork, costituita da diverse imprese alimentari, vari centri di ricerca: una piattaforma per accelerare i processi innovativi e promuovere le eccellenze italiane all’estero. Intervenendo alla tavola rotonda sul tema della filiera del grano duro bio il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha affrontato il tema dell’incremento della disponibilità di grano duro biologico nazionale, in particolare attraverso la valorizzazione dei grani antichi. Di pomodoro bio si è invece occupato l’incontro organizzato da Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia, riferendo che la filiera ha aumentato i controlli, anche oltre quanto stabilito dalla normativa per la certificazione bio, al fine di garantire al consumatore un prodotto biologico salubre, sostenibile e di qualità. Il tema dei novel food è stato affrontato con il contributo di figure di spicco del mondo scientifico nel workshop di Confconsumatori che ha illustrato le frontiere della ricerca tra cui i cibi a base di insetti e la carne coltivata. Alla chiusura della 19esima edizione di Cibus, i volontari di Banco Alimentare hanno recuperato tra gli stand diverse tonnellate di cibo, che verranno distribuite a strutture caritative del territorio. Nel corso di Cibus 2018, numerosi incontri hanno visto la partecipazione in veste di moderatori dei giornalisti del Gruppo Editoriale Food. In particolare, l’organizzazione dei convegni della rassegna di Cibus Innovation Corner è nata dalla collaborazione tra Fiere di Parma e Italianfood.net, il progetto integrato internazionale B2B del Gruppo Food.
I prossimi appuntamenti sono con Cibus Connect nell’aprile 2019 e con la 20esima edizione di Cibus nel maggio del 2020.