Combattere il dilagante fenomeno dell’Italian sounding sui formaggi parmesan simil-Grana Padano e Parmigiano Reggiano partendo dal laboratorio. Oggi è possibile grazie al sistema di analisi chimiche implementato dai ricercatori di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica. Con una tecnica emergente nota come ‘analisi metabolomica’, infatti, sarà più facile smascherare le tante frodi ai danni di alcuni tra i prodotti più famosi dell’agroalimentare Made in Italy: “Lo scopo di questo lavoro preliminare – spiega Marco Trevisan, preside della facoltà di Piacenza alla guida del progetto – è di discriminare in base all’impronta chimica i prodotti DOP, di sicura provenienza e certificazione, da formaggi (‘parmesan’) spacciati come tali nel mercato italiano e straniero”.
PROTEGGERE LE DOP E IL CONUSMATORE DAL PARMESAN
“Tale approccio – continua Trevisan – ha permesso di valutare in modo più ampio, rispetto alle analisi condotte sui singoli composti, le possibili differenze nel profilo di composti chimici – come acidi grassi, amminoacidi, metaboliti secondari – presumibilmente dettate dalle procedure insite nel disciplinare di produzione dei prodotti DOP. Gli fa eco Francesco Masoero, parte dello staff dei ricercatori: “Questi risultati forniscono la base per ulteriori studi di autenticità delle produzioni lattiero-casearie. Inoltre, il potenziale di questa tecnica analitica potrebbe essere sfruttato per proteggere il consumatore ed evidenziare la differente qualità dei prodotti nostrani certificati rispetto alle imitazioni estere”.