È di 1,4 milioni di tonnellate il quantitativo di pomodoro da industria lavorato sino ad oggi nella filiera del Nord Italia. Il dato di metà campagna (iniziata alla metà di luglio con chiusura prevista alla fine di settembre) è stato reso noto dall’Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia (Oi) in occasione dell’annuale visita alla filiera da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Simona Caselli.
CONSUMI ENERGETICI: L’IMPIANTO INNOVATIVO DI MEDOLLA
Visita che quest’anno ha riguardato le realtà produttive di Menù di Medolla (Modena), azienda completamente ricostruita dopo i terremoti del 2012 dove è stato inaugurato un innovativo impianto evaporatore in grado di contenere i consumi energetici. Il suo costo è stato finanziato al 40% con quasi 2 milioni di euro derivanti dal Psr dell’Emilia-Romagna. Gli incontri hanno coinvolto esponenti e tecnici della Regione, dell’associazione di imprese di trasformazione Anicav e delle Op Asipo, Apo Conerpo ed Apol.
I DATI SULLA TRASFORMAZIONE DEL POMODORO NEL 2018
“Ad oggi – spiega il presidente dell’Oi Tiberio Rabboni – è stato trasformato quasi il 50% dei quantitativi di pomodoro contrattati, con picchi maggiori di raccolta nel ferrarese, dove in alcune zone siamo già al 60%, e valori più contenuti nell’area tra Parma e Piacenza dove ci attestiamo al 45%. In generale, allo stato attuale, gli operatori della filiera stimano un possibile calo della produzione totale nell’ordine del 10% rispetto a quanto contrattato ad inizio campagna. Buono il dato del grado zuccherino del pomodoro, che si attesta attorno ad un valore di 4,9. La compagna di quest’anno – conclude Rabboni – è stata sin qui caratterizzata da un andamento molto sostenuto delle consegne di materia prima in stabilimento: facendo un raffronto con le annate passate, siamo più avanti di una settimana nell’andamento dei conferimenti“.